C'è lo siamo chiesti un po' tutti ascoltando questo sette pollici in vinile in edizione limitata licenziato dalla Fat Wreck di Fat Mike, la stessa etichetta che aveva pubblicato i primi due lp, prima che la band si accasasse sotto mamma Geffen. Questa session è il risultato di una scommessa fatta tra il gruppo e il leader dei NOFX, ovvero quella di pubblicare prima o poi un sette pollici in vinile per la sua label.
Le due canzoni ivi inserite sono due pezzi provenienti dalle sessioni di registrazione di "Appeal To Reason", e poi non inserite dentro quel lavoro, visto la differenza col resto del materiale, in quanto più vicine agli esordi e rimaste fin qui inedite.
Una domanda sorge spontanea premendo il tasto play e facendo partire le note infuocate e detoneggianti di "Grammatizator", ma questi sono davvero i Rise Against, quelli che avevano pubblicato L'Appello Alla Ragione un anno prima?
Sono loro, forse travestiti e truccati, ma sono loro, la voce di Tim al limite dell'urlo e oltre, sebbene completamente irriconoscibile e forse indigesta ai fan dell'ultima ora è sua.
Questo pezzo riporta subito alla mente cose storiche come una "State Of Union", essendo una boccata d'ossigeno, valorizzata anche da una produzione mai così minimale e scarna per un qualsiasi lavoro a firma Rise Against.
Poi arriva "Voice Of Dissent" che diminuisce un pò il frastuono creato dalla precedente e forse dimezza in parte l'entusiasmo creato dalla precedente, ma spalanca le porte della tua cameretta con visione direttamente sugli eighties e quei gruppi (ma serve davvero citarli qui?) a cui il buon padre Tim dice di ispirarsi.
Purtroppo solo un esperimento, un fottuto pesce d'aprile, a vedere l'orizzonte all'epoca dell'uscita incerto, solo un gioco di cinque minuti senza pensare alle conseguenze.. ma non è forse questo lo spirito dell'hardcore?
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