I Riverside sono una delle band recenti che apprezzo maggiormente per la loro bravura nel creare un Sound che ha come influenze i progetti di Steven Wilson (Porcupine Tree, No Man), gli Opeth di "Damnation" e il periodo più recente degli Anathema, dimostrando una originalità compositiva che li contraddistingue. La band polacca del Frontman Mariusz Duda (voce e basso), dopo i primi due album, l'esordio "Out of Myself" e "Second Life Syndrome" (primi due capitoli della trilogia concettuale conclusa poi con "Rapid Eye Movement" nel 2007) pubblicano nel 2005 l'Ep dal titolo "Voices In My Head".

L'Ep in questione presenta 8 tracce, tra le quali 5 inedite e in più 3 versioni Live. Lo stile di questo lavoro riprende in parte le caratteristiche del loro album d'esordio, ovvero brani caratterizzati da un'atmosfera malinconica, nei quali è fondamentale il sottofondo tastieristico di Michal Lapaj a reggerne la struttura,  ma dimostra anche alcune "evoluzioni" stilistiche, contraddistinte da parti elettroniche, che anticipano il loro successivo lavoro. Il brano d'apertura "Us" rievoca chitarre acustiche molto care ad Akerfeldt & Co., mentre la romantica "Acronym Love"  inizia con un sottofondo di pianoforte per poi procedere con la chitarra di Grudzinski dall'incedere relativamente "Gilmouriano", come già dimostrato in pezzi come "Conceiving You" (da "Second Life Syndrome").

I momenti di maggior rilievo sono rappresentati da "Dna Ts. Rednum or F.Raf" e "The Time I Was Daydreaming", le quali alternano parti di stampo elettronico a creare una sorta di Ambient, particolarità dello stile dei brani che caratterizzerà il trip esistenziale "Rapid Eye Movement". Le versioni dal vivo tratte dal loro concerto di Varsavia del 2004 sono 3 pezzi del loro album d'esordio, una versione alternativa di "I Believe" con il piano, "Loose Heart" e "Out of Myself", che non presentano particolari differenze rispetto alla versione in studio, ma sono una ulteriore dimostrazione della loro abilità strumentale.

Il contratto con la casa discografica "Inside Out", la quale vanta diverse band in ambito Progressive Rock ha consentito quindi di poter pubblicare questi ultimi lavori e inoltre di poter far  conoscere la loro musica oltre i confini della loro nazione.

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