Eccomi di ritorno su Debaser stavolta a recensire un'artista poco conosciuto sul sito e in Italia si tratta di Robben Ford, ottimo chitarrista, grande tecnica ha uno stile prevalentemente jazz con la sua chitarra a dare quel tocco in più.
L'album che tratto oggi è "Bringing It Back Home" del 2013 album completamente jazz con un basso come costante in sottofondo messo in enorme evidenza, in più ci sono gli abbellimenti di chitarra che ricordano un certo Eric Clapton, non sarà la stessa cosa ma lo stile è quello, poche note ma con davvero un piacevole effetto. Se si ascolta ancora più attentamente è presente la tastiera, in primo piano la voce sempre molto pacata, il tutto crea un'atmosfera molto dolce, rilassante e sopratutto jazz. L'album è composto da 10 brani per una durata totale di 49 minuti circa, alla lunga potrebbe diventare pesante all'ascolto proprio perchè troppo jazz ma ecco che nella terza traccia" Fair Child" il ritmo cambia, dalla calma si passa ad un ritmo più allegro, così come il testo, il giro di basso è più complesso, la chitarra messa ancora di più in risalto e sopratutto viene valorizzata maggiormente la batteria, una vera boccata d'aria, ma poi tutto torna sugli stessi binari. In ogni pezzo ci sono assoli all'altezza, oltre a quelli di chitarra come in ogni album jazz che si rispetti sono presenti anche quelli dei fiati sassofono in particolare.
Non è un'album che amo in particolare, sopratutto perchè trovo la voce altamente irritante, non ha mai un cambio di tonalità, troppo calma, troppo cristallina, insomma segue sempre la stessa tonalità per tutto l'album ed è altamente soporifera, ma questa è solo un'impressione personale, un consiglio, ascoltatelo perchè merita per le parti strumentali ma mi fermo a un quattro stelline solo perchè a parte un pezzo non c'è mai un cambio di ritmo, va bene jazz ma è tutto fin troppo calmo, alla lunga diventa una mattonata se devo essere sincero.
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