Robert Aickman è uno dei grandi scrittori della tradizione “weird” anglosassone della seconda parte del ‘900. Della sua “inquietante” arte se ne è accorto David Tibet del gruppo musicale dei Current 93. Tibet è un grande esperto e cultore di ghost-stories e, come sottolineato nell’introduzione di Sentieri oscuri, il primo volume pubblicato dalle Edizioni Hypnos dei racconti di Aickman, all’inizio fu deluso dalle sue storie. Non riusciva a capire dove volevano andare a parare. In realtà il suo sconcerto è quello di molti altri lettori che non capiscono, ad un primo approccio, come si può d’altra parte leggere in rete in vari commenti, il valore della produzione di Aickman. Il compianto Giuseppe Lippi così definiva in maniera calzante la sua arte: “In Robert Aickman…il reale è un mosaico composto di tessere straniate e spesso paurosamente prive di senso”.

Forse le sue non sono storie di fantasmi, almeno come diceva David Tibet, o appartengono al genere solo a un livello formale. Aickman scava negli abissi insondabili della realtà e dell’inconscio facendo emergere i fantasmi che si annidano nella nostra mente. Lo scrittore inglese ha sempre dato importanza alle arti figurative come possiamo leggere nel primo racconto di questa raccolta ovvero Ravissante”dove viene citato anche Charles Sims, un pittore inglese eccentrico che, non a caso, ha colpito anche l’immaginario di David Tibet. Il menestrello inglese ha voluto fortemente utilizzare un suo dipinto per un disco dei Current 93 ovvero Of Ruine Or Some Blazing Starre. Anche la copertina di questa antologia riporta un dipinto di Charles Sims. Il protagonista di Ravissante si troverà ospite della vedova di un oscuro pittore – Madame A. – da cui, alla fine, fuggirà in preda all’ansia dopo aver visto che possedeva un quadro dipinto da lui stesso ma diverso da come lo ricordava. Spesso i personaggi dei racconti di Aickman finiscono per imbattersi in una quotidianità in cui il surreale e l’assurdo sono dietro l’angolo come accade in La stanza interna: qui Lene, il personaggio femminile principale, racconta la sua storia dall’infanzia, in cui il mistero emerge all’interno di una casa di bambola, fino all’età adulta. Ma i misteri della sua esistenza sembrano infine dischiudersi durante un temporaneo soggiorno, dopo un viaggio in cui ha evitato di guardare la mappa prendendo la scorciatoia, in una villa in campagna abitata da delle bizzarre sorelle che le mostreranno una foto enigmatica che la ritrae da bambina.

Aickman deve sicuramente qualcosa a un autore come Walter de la Mare ma riesce ad essere originale e ad avere una voce riconoscibile. L’irrazionale che irrompe subdolamente nella vita quotidiana è sicuramente uno dei suoi temi. Il successivo Mai visitare Venezia è ambientato a Venezia. Il protagonista Fern è ossessionato da Venezia che visita in un sogno dai contorni nebulosi. Decide quindi di recarsi di persona nella città: il viaggio è un altro topos “aickmaniano” come si può capire nell’incipit di questa storia che cita Céline e il suo Viaggio al termine della notte. Qui farà infine un incontro nefasto con una Femme Fatale su una gondola.

La polvere sospesa è invece un omaggio alla tradizionale ghost-story di Montague Rhodes James (non manca l’apparizione di uno spettro) e qui forse si riconosce il legame di Aickman con le sue radici. Per lo scrittore inglese le storieie di fantasmi non devono riguardare semplici apparizioni ma cogliere “lo spirito dietro le apparizioni, il vuoto dietro il volto dell’ordine”. Un altro capolavoro di questa raccolta è poi I Ciceroni”,ambientato nella cattedrale di Anversa descritta, con dovizia di particolari, in ogni suo dipinto ed elemento architettonico. Il destino finale del protagonista, all’interno della cripta, in cui si trova a fronteggiare delle figure spettrali, è raggelante. Le case dei russi è ambientato invece in Finlandia, altra terra visitata dallo scrittore, in una natura desolata e buia mentre il bellissimo Nel bosco”si svolge in Svezia. Non più forte di un fiore”è infine un’altra variazione sul tema della donna fatale.

In Sub Rosa troviamo Aickman al suo meglio e nel pieno della maturità e mi sento di consigliare questo volume a chi volesse approcciare questo scrittore per la prima volta.








Carico i commenti...  con calma