Chi non conosce Patti Smith? Grande artista. Grande poetessa. Grande progenitrice musicale. Se mi chiedeste qual è la musicista femminile che più ha influenzato la mia adolescenza... avete già indovinato? Ma una cosa è innegabile: Patti non è quella che si definisce una bellezza. Così magra, trascurata, i capelli incolti, niente trucco, poco seno, e sensualità ai minimi termini. Una specie di Keith Richards al femminile, oserei dire (perdonami). Eppure, eppure...
Nel 1970 una Smith ventenne s'installa al Chelsea Hotel a New York, il famoso Chelsea Hotel dove è passato il mondo rock tutto, e da cui alcuni ospiti ne sono usciti con i piedi in avanti. Non ci va a vivere da sola, Patti, ma con un amico coetaneo, Robert Mapplethorpe. E' una coppia anticonformista, bohème, e complementare. Lui bisessuale tendente al gay, lei così androgina. L'Eros a volte prende vie traverse. Si amano molto. Robert è un artista visuale. Dapprincipio sono quadri e collages. Poi una gallerista gli regala una Polaroid. Lui la sfrutta per trarre delle immagini per i suoi lavori, però basta poco tempo che si converta definitivamente alla fotografia. E chi fotografare se non la sua musa e amante? Le conosciamo tutti le immagini di Patti scattate dal suo amico. Le copertine del Patti Smith Group per esempio, di cui il primo singolo "Hey Joe - Piss Factory" fu finanziato dal fotografo stesso. Poi arrivò l'Arista records, ma questa è un'altra storia.
Mapplethorpe affermava che vedere la nudità in immagine è un esperienza feroce e crudele. Guardare il nudo in fotografia è farsi masochisti, visto che la visione esclude il piacere del tatto e della carezza. Guardare ma non toccare, ve lo ricordate quando ve lo dicevano da bambini e soffrivate perché poi sentivate un senso di frustazione e di rabbia? Quindi durante il suo breve percorso, Mapplethorpe ha cercato l'immagine del nudo perfetto, quello che non dovrebbe suscitare masochismo. Impresa ardua. Da qui: ricerca sulla posa statica, scultorea, e mania per la simmetria. Fuga dalla luce solare o naturale, e nessuna espressione facciale, niente sguardi o al limite di sfuggita. Bellezza, forza, ma non erotismo. Nudo che perde il suo segreto intimo e che diventa rappresentazione unica di sé stesso. Una ricerca che ha sovente rasentato la pornografia, ma che grazie all'approccio non l'ha raggiunta (quasi) mai.
Eppure la fotografia che vedete in questa pagina stravolge tutto quanto detto sopra. E' un'immagine che nasce dall'amore e non dal raziocinio. A mio parere la più bella immagine in assoluto di nudo di donna. Patti l'androgina colta nella sua femminilità nascosta. Bianco e nero. Un velo di luce solare. E quell'espressione, un po' imbronciata. Patti la punk, in tutta la sua intima delicatezza. Patti la tosta, in tutta la sua personale vulnerabilità. La vorresti toccare, andare lì da lei e abbracciarla, sentire il suo odore, darle un po' del tuo calore. Proteggerla. E' aggrappata a quel calorifero ma lo capisci che è freddo. E quella forma ovale e morbida, così femminile, erotica, e fetale, nonostante il corpo anoressico. Patti donna, terribilmente donna. E' una fotografia che ci fa diventare tutti masochisti.
Non vissero a lungo assieme, i due. Lei era uno spirito libero, e lui anche di più. Arrivò Sam Shepard e Patti s'innamorò. Arrivarono altri uomini e Mapplethorpe s'invaghì. Però restarono per sempre amici per la pelle, fino a quando nell'89 l'Aids si portò via lui.
Sono convinta che nel resto della sua fugace vita Robert conservò quest'immagine chiusa in un cassetto, non appesa al muro del suo studio. Perché schivava il masochismo del vedere ma non toccare, e quindi credo proprio che la tenesse lontano dal suo sguardo. Ma sono altrettanto certa, nella mia fervida fantasia, che questa immagine ogni tanto la tirava fuori dal nascondiglio. In segreto.
E la toccava con le dita. Con tenerezza. Facendosi del male.
(Non è un caso che vi propongo questo piccolo ed inutile pensierino su Mapplethorpe. Dal 21 marzo al 13 giugno si terrà un'importante mostra a lui dedicata - "La perfezione della forma " - a Lugano, presso il Museo D'Arte Villa Malpensata. Io ci sarò, e voi? E' l'occasione ideale per approfondire sul serio il suo lavoro e magari, perché no, bere un caffé assieme. Fatemi uno squillo, nel caso. Inoltre, nell'ambito delle iniziative promosse per questa mostra, Patti Smith sarà in concerto al Palazzo dei Congressi di Lugano mercoledì 31 marzo, accompagnata da alcuni dei suoi musicisti “storici”, come Lenny Kaye alla chitarra e Tony Shanahan al basso e alle tastiere.)
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