Immaginatevi un esercito composto da una falsa lesbica dark, un brufolone che sa giocare soltanto a football, uno spacciatore sapientone, una bionda sempliciotta, una gnocca vendicativa e il solito sfigato di turno. Tutti liceali. Tutti vogliosi di liberare la loro scuola dai loro professori, infettati da un parassita e divenuti ormai alieni.
La trama fa ridere, così come il film, quinto lungometraggio di Robert Rodriguez, uscito nelle sale nel 1998. Una storia che fa acqua da tutte le parti (in ogni senso del termine) che vuole intrattenere il pubblico con le battute tipiche del regista statunitense (nonostante The faculty sia il primo film non sceneggiato da Rodriguez, ma in questo caso da Kevin Williamson). Già dalla decisione di ambientare l'intera vicenda in una scuola tra ragazzi più o meno stupidi (a dir la verità trionfa la stupidità), si ha la netta sensazione che questo film altro non vuole essere se non un vano tentativo di intrattenimento per i più giovani.
Non si comprende l'utilità di scene "aliene" che creano soltanto ilarità, battute insignificanti, una fotografia poco curata, una storia che non si regge in piedi. Tutto questo nonostante Rodriguez (già autore del divertentissimo "Dal tramonto all'alba") si sia avvalso di attori giovani ma comunque di un certo livello: Jordana Brewster, Laura Harris, Elijah Wood, Josh Hartnett e i più conosciuti Christopher McDonald e Salma Hayek.
Un film brutto e volutamente esagerato, in cui gli alieni sembrano "normali" e i "normali" sembrano alieni. Del tutto nulli gli aspetti positivi del film che ritengo una delle cose più aberranti uscite al cinema negli ultimi 15 anni. Da evitare.
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