Viaggiare nel tempo è un desiderio irrealizzabile, un’utopia che si concretizza indirettamente solo nella letteratura e nel cinema. Menschen am Sonntag è una capsula del tempo: un film muto di 73 minuti, spesso indicato come precursore del neorealismo, che ci riporta nella Berlino del 1930 con un’immediatezza quasi documentaristica.
Il titolo italiano, Uomini di domenica, altera il senso originale: "Menschen" significa semplicemente “persone”, e infatti la storia segue un gruppo di giovani berlinesi - attori non professionisti - mentre trascorrono la loro giornata libera tra flirt, svaghi e piccole vicende banali.
Il tassista Erwin convive con Annie in una relazione che oggi definiremmo eufemisticamente "conflittuale". Dopo l’ennesimo scontro del sabato sera, Erwin decide di passare la domenica con l’amico Wolfgang, anziché con Annie. Wolfgang, nel frattempo, ha conosciuto Christl e la invita a unirsi a loro. La ragazza porta con sé Brigitte, ufficialmente per farle compagnia, ma di fatto come “ruota di scorta” per Erwin.
Il quartetto trascorre la giornata al lago Wannsee, la meta estiva prediletta dai berlinesi. Mangiano, ascoltano musica, fanno il bagno e, naturalmente, flirtano. Nonostante l’invito iniziale fosse per Christl, Wolfgang perde rapidamente interesse per lei e seduce Brigitte. Poi, lui ed Erwin si mettono a corteggiare altre due ragazze incontrate al lago. Sulla via del ritorno, Brigitte tenta di fissare un altro appuntamento con Wolfgang, ma è chiaro che lui non è interessato. Erwin, invece, torna a casa da un’Annie furiosa.
Nonostante l’apparente leggerezza, il film tratteggia la brutalità nei rapporti tra i sessi, con crudo realismo privo di giudizi morali. Per lo spettatore contemporaneo, si aggiunge un’altra dimensione, forse ancora più malinconica: quella di un’epoca al tramonto. I protagonisti si godono la domenica in modo rozzo e spensierato, mentre il lunedì (reale e metaforico) incombe - e con esso, la fine della Repubblica di Weimar. Libertà, vivacità culturale e sfrenata voglia di vivere stanno per essere calpestate dallo stivale nazista.
Diretto da Robert Siodmak con la collaborazione del fratello Curt e di Billy Wilder, Menschen am Sonntag è disponibile gratuitamente su YouTube.
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