Chi è che dice che i secondi sono sempre peggiori dei primi?

Zitti! Stavolta questo qui è bello almeno quanto il primo, se non di più.

Grandi trovate, ottimi attori (su tutti Lloyd ma anche Michael Andrew Fox in arte Michael J Fox) ritmo sferzante, ci conducono in un viaggio mozzafiato su e giù nel tempo.

Memorabili diverse scene, fra tutte lo splendido, ritmato e incalzante inseguimento su skateboards volanti. Povero Biff alla fine, come sempre, il nostro caro antagonista verrà sbeffeggiato dal protagonista. Fantastico.

Da vedere e rivedere fino a ledere rendendo trasparente la pellicola.

Alla fine è poi tutt'una gran metafora della vita e del senso del tempo, nonchè del doppio e della somiglianza con i nostri avi. L'importanza della genetica è qui drammaticamente calcata (il protagonista è uguale a suo nonno e suo figlio è la goccia d'h2o di suo padre). Fa riflettere. 

Film datato 1989, ancora Fox era ignaro di ciò che lo aspettava... La malattia era lontana dalla sua mente e secondo me questo trapela tra le scene del film. Secondo voi invece? (Aspetto risposte fra i commenti della recensione).

Cari lettori mancavo da molto sulle scene di DeBaser ma chi mi segue fuori (ciao Franco, ciao Giandomy) sa che non ho smesso di parlare di film anche se di scriverne si. Comunque dopo la pausa Sanremese sono voluto tornare a parlarvi della settima arte come nessuno mai ha fatto.

Sarò telegrafico nel sottolineare la bellezza della sceneggiatura e la semplicità azzeccata della sceneggiatura. Tutto ottimo, cast al top.

E' un vero peccato vedere la sfarzosa celebrazione dell'Academy anno dopo anno, pensare a tutte quelle dive che spendono miliardi per avere l'abito all'ultima moda e nessuno che spreca una parola per ringraziare Michael J. Fox per quello che ha fatto per il cinema nonostante la sua malattia. 

Carico i commenti...  con calma