-    “Se dici che mi trovo nel 1885, com’è possibile che tu lo sappia?”
-    “Mi hai mandato una lettera”
-     “Caro Marty, sono vivo e sto bene. Ho vissuto felicemente questi ultimi 8 mesi del 1885. Il fulmine  che ha colpito la DeLorean ha distrutto i tempo-circuiti; per questo non sono tornato a prenderti. Il mio alter-ego non dovrebbe avere problemi a ripararli. Quando sarai tornato a casa, distruggi la macchina del tempo. Ti prego: non cercare di venire qui a prendermi. Io sono felice di vivere all’aria aperta  e in questi grandi spazi.Ora Marty ti do il mio saluto e ti auguro buona fortuna. Sei stato un leale e fedele amico e hai fatto la differenza nella mia vita. La tua amicizia rappresenta un tesoro per me. Ti ricorderò sempre con dolcezza e avrai sempre un posto speciale nel mio cuore. Il tuo amico nel tempo, Doc Emmett L. Brown, 1 Settembre 1885”.


Si apre in modo toccante la terza avventura dei nostri eroi. Meno bella della seconda quanto a sceneggiatura; ancora più profonda per gli insegnamenti che ci lascia. La ciliegina sulla torta.
Marty vuole rispettare le volontà del suo amico nel tempo. Ma bisogna evitare la sua morte. Via nel vecchio West. Ma lì manca il petrolio. Nessun problema; non mancano i treni.
Tutto sembra girare a meraviglia se non ci fossero due ostacoli: Bufford Cane Pazzo Tannen, un contro esempio alla teoria dell’evoluzione; e Clara, la persona che ha fatto capire a Doc che c’è qualcosa di più grande della scienza da contemplare.

Una festa a suon di musica. Incredibile: Doc sa ballare! Mai giudicare un libro dalla copertina.

Ma a rompere le uova nel paniere c’è il cane pazzo.
-     “Lascia in pace i miei amici”.
-    “Cosa c’è nanerottolo? Hai paura? Proprio quello che pensavo. Un fifone”.
-    “Nessuno, nessuno può chiamarmi fifone”
-    “Allora io e te la faremo finita lunedì, alle otto, qui, davanti al Pala Saloon”.


Clint Marty Eastwood, che pollo.

-    “Se Bufford Tannen è in cerca di guai mi troverà pronto”.
-    “Marty, non puoi perdere la ragione ogni volta che qualcuno ti insulta. Questo provocherà l’incidente nel futuro”.
-    “Che hai detto?”
-    “Non posso dirtelo. Peggiorerebbe le cose”.
-    “Doc, cosa succede nel mio futuro?”
-    “Marty, tutti dobbiamo prendere delle decisioni che determineranno il nostro futuro. Tu devi fare quello che tu devi fare e io devo fare quello che io devo fare”.

Marty deve mettere in funzione il cervello e Doc deve dimenticare Clara. Ma la prima pena d’amore è la più terribile. A bere per dimenticare. Ma terribile è anche il whisky. E al Pala Saloon c’è il bifolco.

-    “Sono le otto nanerottolo!!!”
-    “Devi andare ragazzo. Altrimenti…”
-    “Cosa? Cosa succede se non esco?”.
-    “Se non esci tutti diranno che Clint Eastwood è il più grande codardo del West”.
-    “Vieni fuori cacasotto!!!”

Ma Marty, per la prima volta in vita sua, decide di contare fino a dieci:

-    “È uno stronzo. Non mi importa di quello che dice Tannen. Non mi importa nemmeno di quello che dice la gente”.

L’origine di tutti i mali è stato sconfitto. Fra Martino è diventato San Martino.Via l’orgoglio, fuori la stupidità. Fuori la stupidità, dentro l'intelligenza. Ora Clint Marty può fare impazzire il cane pazzo.

-    “Avevo pensato di risolvere le cose da uomini”.
-    “Hai pensato male, pivello”

No, hai pensato male tu, randagio bavoso. Io ho visto i film di Sergio Leone; tu no. A me la gloria, a te il letame.Tutto a posto. Si torna a casa. Se non fosse che ad un passo dalle 88 miglia una voce chiama Doc:

-    “Emmet, ti amo”

Doc non sa solo ballare. Sa anche andare sull’hoverboard. That’s Power of Love.

Nessun problema. Marty può tornare a riprenderli appena tornato a casa. Ma il fato ha stabilito diversamente.

-    “Distrutta Doc, proprio come volevi tu”.

Il 1985 è tornato normale e Jennifer sta bene. Un giro con la nuova macchina. Ma al semaforo c’è Needles (Flea, il bassista dei Red Hot).

-     “Hey, McFly. Gran bella macchina. Vediamo cosa può fare al prossimo verde”.
-    “No grazie”.
-    “Che succede, fifone!”.

Un altro austrolopiteco provocatore. Ma Marty ormai sa bene cosa fare. Ha battuto Cane Pazzo. Needles è ancora più pazzo, ma è solo un gattino:

-    “Pensavi che fossi tanto stupido da gareggiare con quello stronzo?”.

Avrebbe sfasciato quella splendida Rolls-Royce bianca all’incrocio successivo. Ecco l’incidente. E il “Lei è licenziato” è sparito. Ora anche Jennifer sa che la gita temporale non è stato un sogno.

-    “Hai ragione, non ne rimane molto”
-    “Doc non tornerà mai più. Mi mancherà tanto, Jen”.


Ma chi può tenere freno una mente iperattiva, ancora di più se innamorata e papà di due bambini.

-    “Doc!!!”
-    “Marty!!!”
-    “Doc, credevo di non rivederti mai più”
-    “Dovevo tornare per Einstein e non volevo che tu ti preoccupassi per me”
-    “Dottor Brown, questo biglietto del futuro si è cancellato”
-    “Certo che si è cancellato”
-    “Ma che significa?”
-    “Significa che il nostro futuro non è ancora stato scritto. Il nostro futuro è come ce lo creeremo. Perciò createvelo buono”.


È proprio così. Il nostro futuro non è ancora stato scritto. Ogni giorno è un dono che ci è dato per trasformare la nostra infelice esistenza in una vita piena e riuscita. Dipende solo da noi e dalle nostre scelte. Nessuno le farà al posto nostro. Il pensare che la nostra vita cambi magicamente senza un cambiamento del nostro modo di pensare e di (re)agire si chiama“pazzia”. Quanti pazzi ci sono nel mondo.

Incredibile ma vero: i segreti della felicità si trovano qui, nel secondo e nel terzo capitolo di questa ridicola e insignificante trilogia fantascientifica. Mai giudicare i film dalla locandina.

Ad maiora, Marty!!!



Carico i commenti...  con calma