"JINGLE BELL JINGLE BLOOD" è una ventata di aria fresca per il cinema indie(no-budget)del nostro Bel Paese.

Perchè??? Perchè in uno stato dove tutti i registi senza casa produttrice e senza soldi si tuffano ciecamente nel mondo dell'horror, questi due artisti giovini come l'acqua decidono di cimentarsi con un film cross-over da brividi; infatti "JINGLE BELL JINGLE BLOOD" non è facilmente inquadrabile in un genere solo, se ci provassimo potremmo definirlo un thrillercomedyactionwesternsportivocitazionisticopoliziottesco...no dai, lasciamo perdere!

Il bello di questa pellicola è la follia stessa che la anima ed una storia semplice me che la compone: "Un folle che si crede Babbo Natale evade dal manicomio di Casalpusterlengo per vendicarsi del suo idiotissimo psichiatra, il dottor Filibustazzi (Roberto Albanesi) e portare sangue (si fa per dire) e terrore (si fa sempre per dire) nelle strade della cittadina lodigiana. Solo uno sbirro senza macchia (insomma) e senza paura (di nuovo insomma) cercherà di fermarlo."

Come detto, moltissimi registi indipendenti italiani decidono di gettarsi in produzioni unicamente horror, mentre la "NEW OLD STORY FILM CASALPUSTERLENGO" qui alza il tiro e prova nuove vie ed un nuovo stile di film, con tutti i suoi difetti, girato senza l'ombra di un euro che è uno ma con la fantasia dalla sua parte. Un film imperfetto e a tratti lento che però ha (come già più volte specificato) come pregio quello di prendere sempre alla sprovvista lo spettatore che non può fare altro che lasciarsi trascinare per 90 minuti in un vortice di follia/simpatia come poche volte si era visto nel circuito cinematografico underground peninsulare.

Un film da vedere anche solo per scollegare il cervello per una buona oretta e mezza, pensando che in giro c'è qualcuno che con pochi e piccoli mezzi riesce a fare molte grandi cose.

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