...Viveva a Castellina in Chianti, con la compagna di una vita... Dicono che il vino da quelle parti sia la primizia di una esistenza intera... E Leo Ferrè si era ritirato li, come un vecchio contadino, che non si era mai tirato indietro in ogni incontro ed esperienza, burbero e tenero, con i rami aperti al cielo e le radici di quercia antica ben piantati sulla terra... Deciso a sciogliere gli ultimi suoi anni fra quelle terre, quei filari, quei profumi e quei colori unici al mondo... "Avec le temps"...
Il progetto a lui dedicato è di Roberto Cipelli, pianista del quintetto di Paolo Fresu, oltre che sorridente ideatore di mille altre esperienze, come l'"ESP Trio"... E nel disco lo stesso leader sardo alla tromba ed al flicorno... Attilio Zanchi, al basso, e Philippe Garcia, alla batteria... E la voce... Già, la voce di Gianmaria Testa, uno di quelli che ci permette di essere ancora amati dai francesi... Sembra quasi incredibile come questo piccolo capolavoro sia passato quasi del tutto inosservato... Forse perchè quello che veramente conta non è gridato, "Les Poetes"... Perchè nulla accade per caso, "Lontano, Lontano"...
E tutto è dono, sognato, desiderato, accarezzato, amato, "Les Forains"... E poi quell'"Adieu" tutto strumentale che è come un bacio, sensuale e morbido, un abbraccio, carico di speranza e di vita... Una stretta di mano... Un arrivederci... Le tracce si aprono così, illuminate dal canto...
Davvero una promessa...
E chi dice che la notte dura fino al mattino?...
Può sciogliersi ancora dalle porte dell'alba al sorgere delle stelle...
E continuare... Ancora...
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