Con buona pace di Stephen Thomas Erlewine, il quale dice tutt'altro, è proprio la limpidezza e generosità melodica a subire i peggiori colpi in questo album di assestamento della formazione, forse pensato addirittura per il nascente mercato indie e tarato sul jangle-pop angloamericano contemporaneo (R.E.M. in primis); le acrobazie cromatiche e virtuosistiche di Fegmania! lasciano spazio ad una pulizia sonora stilizzata nella maniacale cura degli arrangiamenti, talvolta a buoni risultati (Raymond Chandler Evening), ma perlopiù incapace di sollevare un materiale sonnolento e sotto qualità; Hitchcock scimmiotta John Lennon (Somewhere Apart è una riscrittura di Remember da John Lennon/Plastic Ono Band) ma la sua disinvoltura non basta.
L'epicismo parapsichedelico anni '70 di Lady Waters & the Hooded One - che riprende l'andatura di Underwater Moonlight, come sembra accorgersi Piero Scaruffi** - sembra un innesto involontario, fra le ballate invernali e radiofoniche Airborne e Winchester; talvolta un ritornello radioso svetta sulla monotonia (If You Were a Priest, President), ma si tratta di canzoni semplici e spesso vacue, pretenziosamente realizzate ma poco consistenti già in partenza.
Un piccolo aborto.
** anche se l'espressione "ha la classe di Underwater" è piuttosto vaga
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