Può essere illuminante, ma l'unica vera cosa che illumina è l'ondivaga natura della musa di Hitchcock: una raccolta di canzoni che "didn't fit in with what I was doing at the time [=i primi tre album] and do fit in with each other now"; quanto in effetti sia riuscita questa combinazione è da dibattere.
Perlopiù si tratta di blues tradizionali (a volte dal titolo neppure fantasioso: Blues in A), ai limiti del puro cazzeggio; pochi brani salvabili a livello di idea (l'apertura All I Wanna Do Is Fall in Love).
Invisible Hits dei Soft Boys era un album intero pubblicato in ritardo, Invisible Hitchcock è una raccolta di scarti, e gli scarti di Robyn Hitchcock sono di qualità prevedibilmente imbarazzante.
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