Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato, dopo una gestazione lunga circa 16 anni, giorno 23 settembre 2005, negli scaffali dei negozi di dischi è arrivata l'opera lirica di Roger Waters "Ça Ira".
Si tratta di un'opera lirica in tre atti basata sul libretto del compositore francese Etienne Roda-Gil, la storia è ambientata durante la rivoluzione francese.
Il disco è stato pubblicato in tre versioni, doppio cd in inglese, doppio cd in francese ed infine doppio cd sacd in inglese con tanto di dvd in cui si vede Waters e compagnia bella durante la registrazione del disco.
Molti si chiedevano se questa scommessa di Waters era una partita persa in partenza, visto il genere in cui si stava per cimentare, ebbene secondo il sottoscritto, la scommessa Waters l'ha vinta, "Ça Ira" presenta una musica coinvolgente e maestosa, l'orchestra è composta da musicisti di spessore (nulla a che vedere con quei mediocri orchestrali di "Atom Heart Mother") e i tre cantanti solisti, il baritono Bryn Terfel, la soprano cinese Ying Huang ed il tenore Paul Groves, offrono una grande prestazione.
Il disco inizia con degli effetti sonori presenti in maniera cospicua nell'album, effetti sonori impeccabili come sempre, parlando di Roger Waters.
La prima vera musica si ascolta nella seconda traccia ed è l'overture, una musica bellissima e trascinante che colpisce fin dal primo ascolto. Si continua poi con le altre tracce in cui si può ascoltare la giovane Maria Antonietta che già fin da bambina si mette in testa di fare la regina. Tracce sicuramente memorabili sono la traccia 8 "Let Us Break All The Shields" in cui i tre solisti cantano all'unisono offrendo una prestazione vocale eccellente; altre tracce memorabili sono la traccia 12 "Slavery, Landlords, Bigots At Your Door", con musica commovente e il tenore Paul Groves da applausi.
Un'altra traccia bellissima è la 20 "My Dear Cousin Borboun Of Spain" che non è altro che la melodia di "Every Stranges Eyes" tratta da "Pros And Cons".
Si continua con la traccia 23 "To The Windward Isles" che presenta dei ritmi africani.
Comunque l'album si mantiene sempre su livelli ottimi, la musica è maestosa ed evocativa, il libretto in inglese è determinante per meglio capire l'opera e quello che ne viene fuori è il lavoro di un artista intelligente, eclettico e che non pago dei successi che ha avuto in carriera è ancora pronto a mettersi in gioco.
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