E va bene, lo ammetto: ci sono caduto anche io in quel lontano 1987... Ma dopo anni di psicanalisi ora posso definitivamente affermarlo: ho fatto un album di merda.

Come "perchè"? Il fatto che non l'abbia più riproposto nei tour successivi non è già un valido motivo? L'ho composto perchè l'idea mi sembrava buona, anzi certamente lo è. Ma la produzione... Sì, doveva occuparsene Bob Ezrin che alla fine ha deciso di andare con quegli altri due straccioni e mezzo e se ci ripenso mi sale l'incazzatura e mando affanculo venti anni di sedute, però cribbio proprio per questo avrei dovuto mollare il progetto. Però sono testardo e l'ho voluto fare ugualmente.

Lo sto risentendo proprio in questo momento, comunque. Dio, questa batteria elettronica... Questi sequencer da due soldi... Il basso manco l'ho suonato, giusto in qualche demo per dare l'impostazione dei brani. Ma perchè, perchè? Senti che voce... Mi voglio sparare. Però voglio anche farmi del male psicofisico e continuo con la tortura.

I coretti... Che c'entrano i coretti? "Radiooooo", ma vaffanculo a me. Io sono il creatore di "The Wall", di "Dark Side Of The Moon", di "Amused To Death"... Già, "Amused To Death"... Lì per fortuna mi sono riscattato.

Sto divagando, mentre devo concentrarmi su questo disco ("Whau!", alla fine di "Radio Waves" potevo risparmiarmelo).

"Who Needs Information": andiamo avanti.

"Me Or Him": bello il suono dello shakuhachi, vero? E' finto, fa parte di un preset da due soldi della Yamaha che tanto andava di moda (cribbio) all'epoca.

"The Powers That Be": mmmh, già questa mi piaciucchia di più, non è malaccio. No eh? Certo, una volta le parti alte le cantavo io, invece stavolta le ho dovute affidare a Paul Carrack. E che cazzo, se fumo mica è colpa mia. Anzi sì, lo è. Andiamo avanti...

"Sunset Strip": "Whoo Whoo, Billy Come Home" no! Uccidetemi ora, o mandate avanti il disco!

"Home": sì, mi piaciucchia. Molto new wave. Ho cantato anche decentemente. Certo, sembra un po' di trovarsi nelle strade di Miami Vice ascoltando questo brano. E allora? A me piace Miami Vice. Questa la salvo. 'Fanculo.

"Four Minutes": ecco, se avessi avuto la stessa costanza compositiva che ho usato in questo brano per tutto l'album ne sarebbe uscito qualcosa di buono.

"The Tide Is Turning (After Live Aid)": è il pezzo migliore di tutto il disco. L'ho usato anche in chiusura del The Wall live a Berlino. Ci sta, ci sta. E non rompetemi i coglioni. Alle volte divento psicopatico, il disco lo sto sfondando io. Qualche altra seduta mi farebbe bene...

Con queste ultime note mi sento ripulito dentro. Alla fine un brano come "The Tide Is Turning" mi ripaga degli altri sette pezzi precedenti. E quasi mi piace il disco. E allora perchè l'ho sfondato? Ma fatevi i cazzi vostri, che ne volete sapere voi di musica? Oddio, se risento "Sunset Strip" però mi ricredo. Fatemi il piacere: non parlatemi più di "Radio K.A.O.S." o a fare le sedute psicanalitiche ci mando voi. Non contradditemi mai.

Vostro Roger Waters.

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