Giornata di merda; ultime recensioni in homepage da orticaria.

Ho bisogno di ascoltare un disco violento; per contrastare i primi sintomi del mal di testa.

Mi viene in aiuto Henry Rollins con la sua band: una macchina da guerra. "Weight" pubblicato nel 1994 a due anni dal granitico ed intransigente "The End of Silence".

Una piuma in copertina che fa da contrasto al titolo dell'album. Pesantezza, fisicità per un Hard Rock senza compromessi; i brani rispetto al precedente lavoro si fanno più compatti, anche nel minutaggio. Canzoni massicce, di piombo.

Una band rodata che segue le direttive canore di Henry; con il nuovo bassista Melvin Gibbs che fisicamente non ha nulla da invidiare al leader.

Le sprangate ciniche di "Disconnect" aprono il lavoro: un pugno nello stomaco, un calcio nei coglioni. La voce strappata, urlata di Henry; con la musica che sale di intensità. Un controllato caos Hardcore.

"Icon", "Civilized", "Liar" si susseguono in rapida successione: l'approccio sonoro non cambia. Un impatto uditivo annichilente, stordente.

L'Hard-Funk di "Shine" chiude il tutto; è ancora il cantato rap di Henry a fare la differenza.

Uno dei dischi migliori della Rollins Band; ho finito. Adesso va meglio, molto meglio. Bastarda la vita...STEP BACK...

Ad Maiora.

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