Supplisco alla colpevole penuria di recensioni sui grandissimi Roxy Music con questa mia su "Country Life" del '74.
Anzitutto la copertina, considerata fra le più oscene del rock e variamente censurata, che continua la gloriosa serie delle pin up: dopo il vintage erotica di "Roxy Music", l'animal-fetish di "For your Pleasure", l'esotico-latino di "Stranded", l'dea è quì una versione sciatta e sessualmente ambigua (ma la modella di destra è veramente una donna?) delle patinate copertine (raffiguranti scene di vita campestre dell'upper class britannica) dell'esclusiva rivista "Country Life" di cui Ferry era avido lettore.
Ma, non a caso, la copertina più "esplicita" riflette anche un suono più sporco e duro rispetto all'eccellenza romantica di "Stranded" e segna per i Roxy un passaggio che mi ha sempre ricordato un po' quello degli Stones da "Let it Bleed a "Sticky fingers", altra copertina scandalosa (e per inciso, quì c'è anche un peculiare blues, con tanto di armonica suonata da Ferry: "If It Takes All Night").
Il manifesto è quì "The Thrill Of It All", nuovo call to arm del gruppo:"The time has come. It's getting late, It's now or never, Don't hesitate or stall, When I call, Don't spoil, The thrill of it all". Il ritmo martellante del "picchiatore" Thompson, il denso texture chitarristico di Manzanera, il violino di Jobson e il basso di Gustafson (inseme al baritono di MacKay), che saturano i registri alti e quelli bassi, ne fanno uno dei classici del gruppo.
"All I Want Is You", "Casanova" e "Out Of the Blue" sono gli altri uptempo: quest'ultima è la mia preferita con una lenta dissolvenza iniziale da antologia e un mirabile assolo di Jobson al violino elettrico, finalmente in evidenza come lo era nei Curved Air. Eccitante è poi il contrasto fra la tenebrosa atmosfera inziale è l'ottimistico refrain ("Then: out of the blue, Love came rushing in, Out of the sky, Came the sun, Out of left field, Came a lucky day, Out of the blue, No more pain") preceduto da un eccellente giro di basso. Un altro classico anche in ambito live.
Altrove riaffora la vena romantica di Stranded: la nostalgica "Three And Nine" è, ad esempio, la nuova "Just Like You", mentre "Bitter-sweet" è la nuova "Song For Europe": invece della Chanson francese Ferry e MacKay recuperano il cabaret tedesco; invece del gramelot romanzo troviamo quì dei passaggi in tedesco, cortesia della traduzione fatta a Ferry dalle due modelle tedesche in copertina (una delle quali, per inciso, è la sorella di Michael Karoli dei Can). E l'amore per l'epoca di Weimar troverà compiuta realizzazione nella mise da Hitler-Jugend che Ferry sfoggerà nel tour del 75-76, anticipando di un annetto le polemiche scatenate da Bowie con Heroes.
Verso la fine i brani si fanno un po' più deboli ma la varietà stilistica è alta: il contrasto più stridente si avverte fra la spirituale "Triptich" (con oboe ed clavicembalo) e la cinica "Casanova" ("Now you're nothing, But second hand, In glove, With second rate now, Now you're flirting, With heroin, Or is it cocaine? Casanova, Is that your name, Or do you live there?") dove, come un po' in tutto l'album, spadroneggia la sontuosa chitarra di Phil Manzanera. Insomma varietà di stili ed atmosfere "malate" che, nel catalogo dei Roxy, fanno di "Country Life" un po' il contraltare rock al paradisiaco Sinth-Pop di "Avalon".
La conclusiva "Praire Rose", sebbene non eccezionale, è una canzone importante perchè preannuncia (insieme all'apertura di "The Thrill Of It All") l'imminente flirt della band con la Disco music. Inoltre è un'ode alla bella figlia del Texas Jerry Hall, nuova fiamma di Ferry, che presto sarebbe apparsa, come una languida sirena, sulla copertina del successivo disco del gruppo.
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