Veloce, ché se devi farti spiegare chi è stato Roy Orbison forse è già tardi.
Veloce se ne viene su dal Texas un cantante country che diventerà un divo, ma a guardarlo non ci si crede perché sembra un assicuratore, un commesso viaggiatore, un venditore di auto usate (anche il suo amico Buddy Holly, a dire il vero). Nel 1958 passa al rock and roll e come Little Richard si scrive da solo i brani, suona la chitarra con un certo profumo twang che non perderà mai e come Johnny Cash ha un fondo dark e tragico molto percepibile, sia nei brani veloci che nelle inconfondibili ballads. Gli occhiali scuri appiccicati a vita per l'errore di un concerto fanno il resto, la leggenda corre sul vinile e "Pretty Woman" diventa un classico, nel 1964. Nel frattempo Elvis Presley (non uno qualunque) ha dichiarato in giro che il miglior cantante del mondo è Roy Orbison, e insomma, son cose che fanno piacere.
Passano veloci gli anni, e come tutti i protagonisti del rock delle origini Roy viene messo un po' in disparte, gli muore l'amata moglie Claudette mentre viaggiano per l'America in moto e due figli perdono la vita nell'incendio della casa. Roy Orbison si fa muto e cupo, giusto un concerto ogni tanto, poi alla fine degli anni ottanta una serie di incontri casuali lo mette nuovamente in studio con gli amici George Harrison, Bob Dylan e Jeff Lynne : è tirato in volto e ha cinquant'anni, ma si rimette in gioco e l'America riscopre la sua voce leggendaria di tre ottave in tutta la sua grazia stellare.
La fama ritrovata si porta dietro la celebrazione: Roy entra nel Walk of Fame e nel dicembre del 1987 è sul palco con la band di Elvis Presley (strepitoso James Burton) più Springsteen e Costello alle chitarre ritmiche, T-Bone Burnett alla solista, Tom Waits al piano e Jackson Browne ai cori (e sono soddisfazioni). Subito dopo Jeff Lynne lo convince a rimettersi in sala di registrazione, gli arrangia una manciata di ottimi brani e questo "Mystery Girl" è pronto per uscire a gennaio 1989. Un meraviglioso singolo apripista, "You Got It", annuncia al mondo il comeback e tutto sembra pronto per la festa.

Il vinile esce effettivamente a gennaio e spacca di brutto, i dischi di platino si sprecano, Lynne ha fatto un lavoro eccezionale e la musica old-fashioned di Orbison si veste di sonorità moderne e convincenti, la voce è intatta e il fascino dark c'è tutto. Peccato che il cantante non possa godersi il successo: il 7 dicembre un infarto ha fermato il cuore di un uomo fiaccato dai troppi lutti, e mezzo mondo scopre, o riscopre, Roy Orbison troppo tardi per applaudirlo ancora una volta come merita.
"Mystery Girl" è il bellissimo regalo che Roy ha fatto appena in tempo a lasciarci e vale la pena di averlo nella propria discoteca, in bilico tra la nostalgia e la musica vera, quella che con pochi accordi faceva volare il cuore.
Oggi nessun ragazzo sa chi sia stato Roy Orbison.

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