Mentre ho il piacere e l'onore di scrivere questa recensione, le mie orecchie sono rapite dalla suadente voce di Rozz Williams che canta ''In Every Dream Home A Heartache'': siamo appena agli inizi! Qui accanto al pc c'è la mia copia dell'album, è autografata da Gitane Demone. Mi ha concesso la sua firma dopo il live di The Crystelles, tenutosi il 27/03/2009 al Totem di Vicenza.

Questo disco è per me un capolavoro imprescindibile, uno degli album a cui non potrei mai rinunciare e che non smetterei mai di ascoltare, anche se ne conosco a memoria ogni singolo suono, ogni parola, ogni sospiro. Quando questo meraviglioso cd gira nel piatto del mio stereo, sono catturato dalle più belle e forti emozioni, a cui non si è solitamente abituati. Questa musica ha accompagnato molti momenti della mia vita e, forse, sarà per questo che per me è sempre così emozionante ascoltare i brani contenuti nell'album che mi sto accingendo a recensire. Oppure, sarà (anche) perchè i due autori di tanta grazia e meraviglia rientrano nella mia personale classifica degli artisti con la A che amerò forever and ever. Fatto sta che quello che le mie orecchie ora stanno ascoltando è uno degli album più belli che siano mai stati pubblicati, connubio della genialità di Rozz e Gitane, coordinati dalle capacità di Marc Ickx.

Questo è un lavoro atipico anche nella costituzione: assomiglierebbe più ad un EP che ad un vero e proprio album, poichè è composto da sette brani (di cui, però, due sono cover/riarrangiamenti), più due, se così vogliamo definirli, riadattamenti di brani e mood presenti nell'album. Come accennavo anche poco più su, il disco si apre con ''In Every Dream Home A Heartache'', cover dell'omonimo pezzo del 1973 dei Roxy Music (uno dei gruppi preferiti di Rozz). Rispetto all'originale, il ritmo del cantato è meno veloce e, ascoltando la vellutata voce di Rozz, sembra quasi di essere avvolti da metri di seta. La presenza del sassofono è stata eliminata e sostituita da campionamenti. Il pezzo si chiude con i bellissimi vocalizzi e acuti di Gitane. ''These Vulnerable Eyes'' è un pezzo cantato interamente e soltanto da Gitane Demone, sulle note di pianoforte e fisarmonica. ''The Pope's Egg Hat'' è, credo, uno dei pezzi più belli, in un album che appare essere come uno scrigno pieno di gemme preziose, tra cui sembra impossibile scegliere quale sia la più fulgida, la più bella. Tutte le ballate presenti su questo capolavoro sono splendide, ma credo che la mia preferita potrebbe essere proprio ''The Pope's Egg Hat''. Il testo è profondissimo e intelligente, come tutte le poesie che Rozz ha scritto (perchè, secondo il mio modesto parere, non sono soltanto semplici lyrics di canzoni) e le prodezze vocali di Gitane sono, particolarmente in questa traccia, da pelle d'oca. Giungiamo, così, alla seconda cover/riarrangiamento presente in questo autentico bijou: ''Manic Depression''. Trattasi del famoso pezzo di Jimi Hendrix, ma con il testo modificato e con inserti di parole nuove. Il ritmo non è lo stesso della canzone di Hendrix e, qui, il bellissimo canto di Gitane Demone è arricchito dagli spoken words di Rozz. Il pezzo pronunciato da Rozz: ''I was awakened one night...and still there is no room for me'' è una sua aggiunta all'originale (lo stesso è presente su ''The Evil One'', nell'album di spoken words Every King A Bastard Son), lo stesso vale per quando Gitane canta: ''I think I'll go turn myself off...manic depression is headed my way'' (questi versi però sono stati creati da Gitane).

Si prosegue con ''Flowers'', un brano che non ha certo bisogno di presentazioni: tutti i fan di Rozz conoscono a memoria i versi ''forget me not or I'll forget myself''. Mentre ''A World Apart'' è un duetto tra i due protagonisti di questo disco, accompagnati dal suono melodioso di una fisarmonica, ''Moon Without A Tear'' è un brano cantato e arrangiato interamente da Gitane Demone. Durante l'ascolto, si ha l'impressione di essere stati rapiti ed ammaliati dalla voce di una delle sirene di omerica memoria. Anche questo pezzo diventerà uno degli splendidi cavalli di battaglia di Gitane: in rete è possibile trovare un video di Gitane, con un costume a due pezzi di latex e occhiali da sole scuri, in cui  canta ''Moon Without A Tear'' accompagnata solo da un chitarrista e, anche se qui l'atmosfera fiabesca cede il passo a tinte differenti, il risultato è comunque di ottimo effetto. Chiude il disco ''Dream Home Heartache (Reprise)'', una versione particolare, quasi un rimescolamento, di atmosfere già presentate nell'album. Chi, invece, come me possiede la versione della Dark Vinyl Records, si accorgerà che il cd presenta anche una previously unrealised version di ''Manic Depression'': sto parlando di ''Manic Depression II'', in cui predomina interamente la splendida voce di Gitane Demone, accompagnata dallo stesso pianoforte della ''Manic Depression'' presente come quarta traccia di questo album.

Vorrei concludere la recensione aggiungendo solo, come se non fosse già stato ampliamente detto, che questo lavoro è una perla rara, come poche se ne trovano: intimista, profondo, emozionante e delicato. Spero che anche le vostre orecchie potranno, un giorno, godere della splendida bellezza contenuta in questa manciata di tracce speciali.     

Trackilst:

1 In Every Dream Home A Heartache

2 These Vulnerable Eyes

3 The Pope's Egg Hat

4 Manic Depression

5 Flowers

6 A World Apart

7 Moon Without A Tear

8 Dream Home Heartache (Reprise)

9 Manic Depression II

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