"...in the fetal stage the clitoris is a rudimentary penis."

Ecco da dove deriva il loro nominativo.

Ed è incredibile come un collettivo come i Rudimentary Peni sia praticamente passato quasi inosservato nei circoli del Deb. Oggi, quindi, tocca a me raccontarvi una bella storiella.

Trio nato nel 1980 e ancora "attivo", se così si può dire, al giorno d'oggi affiliato alla scena Anarcho-Punk inglese ma unici e riconoscibilissimi dentro e fuori suddetti confini.
Informazioni e foto su di loro ce ne sono poche ma ciò che è certa è l'influente figura di Nick Blinko: voce, chitarra, paroliere e colui che sfornò tutte quelle belle copertine ricercabili nelle loro opere. Da aggiungersi la presenza di un disturbo schizoaffettivo, un mix di schizofrenia e depressione.

Dettaglio non indifferente quest'ultimo, in quanto ciò di cui sto per parlarvi è strettamente collegato alle condizioni di Blinko.
"Pope Adrian 37th Psychristiatric", datato 1995, è il terzo disco (e finora pure l'ultimo) rilasciato dal trio, dopo l'uscita dell'esordio pietra miliare "Death Church" e il secondogenito "Cacophony". Una sorta di concept album presumibilmente composto da Blinko durante un periodo di detenzione in un ospedale psichiatrico, il cui protagonista è Papa Adriano XXXVII (ovvero lo stesso Blinko).
La scelta di Papa Adriano potrebbe essere connessa all'unico papa inglese della storia, Papa Adriano IV.

Disco serio o farsa assoluta?
La risposta non la sa nessuno, forse nemmeno Blinko. La mente è una cosa strana, potentissima, la tua migliore amica o la tua peggior nemica.

Quando la negatività ti attanaglia è difficile, troppo difficile, pensare a qualcosa che non sia negativo. E se per 43 minuti sento una voce che ripete costantemente "Papas Adrianus" è chiaro che poi alla fine ci credo. Divento "Papas Adrianus".

E' attorno a questa specie di minimalismo che gira maggiormente l'opera, alla ripetizione ossessiva di poche parole e versi, magari inconsciamente prive di senso. Bisogna immergersi nella mente di Blinko, immedesimarsi nell'esperienza di un individuo in un ospedale di quel tipo. All'assunzione di determinati farmaci e ai loro effetti sulla mente, sui sensi e sul fisico.
Il "buono" e il "cattivo" - il basso melodico e la chitarra corrosiva - parole ben spiaccicate e il blaterare quasi incessante.

Ma poi, alla fine, qual è la normalità? Io sono Galensorg I della contea di Debaser.

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