Oggi vado a colmare una grande lacuna del DeBaser. 0 e dico 0 recensioni sui Run DMC non si può proprio vedere. Quest'album poi ha influenzato tutto l'hip hop successivo e il nascente crossover.
Terzo lavoro del trio pubblicato nel 1986, fu il primo disco ad avere un grande successo anche commerciale che fondesse l'hip hop dell'old school con prime influenze hard rock, andando a gettare le basi di quel genere che poi si affermò su larghissima scala negli anni '90 con Faith No More, Red Hot Chili Peppers e Rage Against The Machine (giusto per citare alcuni tra i più conosciuti).
Prodotto da Rick Rubin, l'album si distinse anche per una straordinaria pulizia del suono e per le basi aggressive e taglienti del compianto DJ Jam Master Jay, oltre che per gli storici testi dei due MC Darryl "DMC" McDaniels e Joseph "reverend Run" Simmons che si alternano al microfono come Qui Quo e Qua.
Le prime quattro canzoni sono una bomba assoluta, i rivoluzionari (ai tempi) beat di "Peter Piper", la coinvolgente "Tricky", la famosissima "Adidas" e la celeberrima "Walk This Way" realizzata con Steven Tyler e Joe Perry degli Aerosmith, davvero bella e divertente. Dopo un paio di colpi a vuoto ("It Is Live" e "Perfection", abbastanza insipide), i nostri tornano a graffiare con "Hit It Run", infarcita di scrath, la funkissima "You Be Illin", la rockeggiante titletrack (che potrebbe essere stata fatta dai Beastie Boys) e la stranissima "Dumb Girl", per poi chiudere, dopo un breve intermezzo, con l'orgogliosa "Proud To Be Black".
Un album da avere assolutamente in ogni discografia di hip hop (e non solo) che si rispetti.
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