Che un gruppo come quello dei Running Wild non sia mai stato una di quelle band di nicchia é sicuro. Ma cosa altrettanto sicura, é la costanza con la quale il gruppo tedesco ci ha abituato, fra la fine degli anni 80' fino alla metà degli anni 90', ad album che é difficile non descrivere se non con la parola "capolavori".

Se l'inizio di carriera di questo gruppo fu caratterizzato da uno speed metal ben suonato con forti richiami da gruppi come gli Accept, gli Exciter, e in parte dei primi Grave Digger, con un look ed un songwriting che riprendeva in parte dai Venom, negli anni successivi la band capitanata (e direi che non c'è miglior aggettivo) da Rolf Kasparek, in arte Rock N' Rolf, scelse come marchio di fabbrica, il mondo piratesco e tutto ciò che ne riguardava. Difatti, se " Under Jolly Roger" era il debutto di questa nuova rinascita musicale, e "Porta Royal", uscito un anno dopo ne fu un ulteriore conferma, nel 1989 con " Death Or Glory", i Running Wild consolidano definitivamente il loro cambiamento.

Impossibile non restare a bocca aperta di fronte ad un pezzo geniale come "Riding The Storm", tanto veloce quanto melodica, con le chitarre che non accennano a fermarsi neanche un minuto. Da segnalare anche la bellissima, sopratutto live, " Bad To The Bone", che nel testo vuole rappresentare la brutalità del nazismo e una condanna a tutto ciò che ne rappresenta. Meno immediate, ma comunque eccelse, sono "Evilution" e "Running Blood", con un eccellente lavoro di basso nell'ultima. E se " Marooned" é una perfetta cavalcata speed metal da far venire i brividi, la lunga "Battle Of Waterloo" rappresenta la bravura del combo tedesco nel saper comporre canzoni con un minutaggio abbastanza lungo per l'epoca, e sopratutto per il genere, e farne uscire un dannato capolavoro. Altri esempi di ciò si possono trovare in "Treasure Island", che sarà la tracci conclusiva del successivo "Pile Of Skulls" o in "Bloody Island" del più recente, si fa per dire, "Resilient".

" Death Or Glory" rappresenta il lungo apice compositivo e musicale che la band terrà per quasi 10 anni, risultando essere una delle migliori realtà musicali fra gli appassionati dello speed e dell'heavy metal classico. L'unica grande pecca di questo gruppo, é stata di avere la giusta popolarità solo in patria, rimanendo semisconosciuta nelle altri parti Europee e, sopratutto, in America. Non posso che concludere dicendo che se amate gruppi come gli Iron Maiden, ricredetevi. Ascoltando "Death Or Glory" entretete in un'altra dimensione, e...perché no? Beviamoci un bicchiere di rum su...

Carico i commenti...  con calma