Free my heart

Somebody locked it up/

I know our love is wrong

I am a criminal

I am a Prisoner

For your love.

Una voce. Una chitarra.

Ryan Adams si racconta nuovamente con il suo ultimo lavoro "Prisoner". Racconta, appunto, della sua prigionia, una cagione interiore che l'ha tormentato negli ultimi anni, durante il periodo più difficile della sua vita.

Si dice che è nei momenti più oscuri, che un artista riesce a tirar fuori il meglio di sé, esprimendo il suo profondo dolore nel migliore dei modi.
Ma veniamo al dunque. Qual'è la pena che lo tormenta tanto e che tutt'ora sta scontando nella sua cella musicale, sfogo del suo dolore?
Beh, la causa è il divorzio dall'attrice Mandy Moore, con la quale era sposato fino al 2009, evento che l'ha afflitto negli anni avvenire e che l' ha portato, oggi, alla pubblicazione del suo nuovo e tormentato disco.
Ryan Adams si rivela in tutta la sua fragilità, riversando in musica la sua amara e dolorosa esperienza d'amore come un fiume in piena.
Con il suo elegante citazionismo anni 80 (Springsteen, Smiths, Rem, Police), prepara una salsa che forse può sapere a molti di già sentito, ma che offre parecchi spunti originali. Ogni pezzo, uno dopo l'altro è un piccolo gioiellino dal sapore country, sfumato dal semplice ed essenziale gusto pop-rock, una perfetta combinazione di suono e scrittura, una formula compositiva perfettamente bilanciata. La trama tessuta dal riverbero della chitarra e cucita dalla sezione ritmica è completata e levigata definitivamente dalla voce di Adams, il tutto spesso arricchito dall'intensità dell'armonica.

Questo è il disco che in tutta la sua discografia ha visto più degli altri mettere tutto sé stesso in ogni singola canzone, svuotarsi e liberarsi da paura, rabbia, delusione, amore. Da "Do You Still Love Me?", ariosa e potente alla più tenebrosa "Haunted House", da "Tightrope" sempre più intensa ogni secondo che passa alla ballata acustica "To Be Without You", Ryan Adams ha espresso tutto ciò che aveva dentro con uno dei suoi migliori lavori.
Che dire, Prisoner è un ottimo disco, sicuramente tra i migliori di questo 2017, emoziona e trasporta l'ascoltatore nel mondo dello scrittore, che con i suoi strumenti permette di far arrivare il messaggio a destinazione. Questo è uno degli aspetti più interessanti della musica, il potere di far veicolare messaggi, idee, valori e di far arrivare tutto ciò a più persone possibili, il potere di poter cambiare il mondo dentro ognuno di noi

in meglio.

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