Pensato come punto d'incontro, all'apparenza impossibile, tra le vite parallele dei sopravvissuti alla shoah e quelle delle nuove generazioni, "# AnneFrank - Vite Parallele" ci ricorda l'importanza fondamentale della parola testimonianza , l'unica in grado di alimentare la memoria .
Emblema della testimonianza è, sicuramente, il "Diario di Anne Frank". Su di esso ruota l'intera opera cinematografica, mostrando contemporaneamente il parallelismo/non parallelismo tra la vita e i racconti della giovane Anne Frank , la vita e i racconti di altre donne sopravvissute alla Shoah e l'incidenza di questi racconti sulla vita delle nuove generazioni. I tre piani narrativi delineano una traiettoria specifica, da non dimenticare, che parte dal passato , arriva al presente e prosegue dritto verso il futuro .
La giovane Anne voleva avere uno scopo, voleva essere utile anche dopo la sua morte; il suo Diario e, di conseguenza, questo film non fanno altro che dimostrare il suo successo, l'aver raggiunto il lodevole e memorabile obiettivo.
Dalla visione di questo film emergono due concetti base: 1) la Shoah è un'onta indimenticabile; 2) distruggendo l'infanzia si distruggono infinite possibilità.
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