Questa è la mia prima recensione quindi abbiate clemenza! Anche perchè non so come iniziare visto che quest'album l'ho masticato, gustato, inghiottito, digerito biliardi di volte... ma non l'ho c**ato via: mi è rimasto dentro e continua a darmi ogni volta un bel senso di sazietà. Sazio perchè nella sua interezza e ricchezza di suoni (per quanto non baroccheggiante) ricorda che la spontaneità regala sempre belle e forti emozioni...

"Inside The Dub Plates", come ci suggerisce il titolo, può essere visto come un viaggio introspettivo in un genere, il Dub appunto, che tra l'ermeticità giamaicana e le sperimentazioni moderne europee trova una nuova vitalità. Globalmente si pone un compromesso tra le due forme estreme: le classiche linee di basso portentoso e le chitarre completamente bagnate di delay e riverberi si accompagnano con drum machines vintage e "ritmi assoluti" dell'era elettronica in un bellissimo gourmet de dub, che non stanca mai e rende l'ascoltatore partecipe delle atmosfere fresche e surreali di una Nuova Zelanda tutta da scoprire tra surf, spiagge incontaminate, montagne nebbiose e campi infiniti.

Questo viaggio australe ci consegna dieci tracce di natura differente: le escursioni tra dub, surf, drum&bass prive di vocals sembrano quasi voler essere descrittive dei paesaggi neozelandesi ("Gospel According To Mant", "Loop 7", "Ramblings From The Anatoki", "Wytaliba" e "Tui Dub" son su questa linea d'onda) ma lasciano però un leggero amaro nell'ascoltatore meno esperto, che sicuramente si lascerà trasportare più facilmente dalla parte più espressiva dell'album su cui spendo qualche bella parola: in questo momento usare il termine tracce è restrittivo, poichè momenti come "Problems", malinconica e psichedelica, "Love Your Ways", felice di essere easy listening, e "Push On Thru", potentissimo gioiellino senza troppi compromessi, son proprio canzoni che piacciono e si fanno piacere, come anche "Platetectonics (Fartyboom)" e "Tha Bromley East Roller" entrambe dal groove irresistibile.

Finale della storia: i Salmonella Dub regalano un gioiellino di ottima fattura, adatto a chi sogna di viaggiare con la mente verso nuove terre inesplorate, perfetto per chi voglia avvicinarsi o anche approfondire un genere abbastanza in sordina quale il dub o anche per chi voglia una semplice colonna sonora durante momenti di tranquillità (magari con un buon drink e uno spinellino tra amici e non).

P.S. in Italia è praticamente introvabile quindi o download o acquisto su internet!

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