Il mondo è bello perchè è vario, dice un vecchio adagio.
Sarà per questo che vi confesso il grande piacere che mi sta dando in questo momento, con ancora nelle orecchie l'ultimo ascolto di quell'assalto sonico che è "Fosforo e Blu" degli Afterhours, le note, le parole ma sopratutto il canto leggero racchiuso nell'ultimo album di Sam Amidon.
Sam Amidon, lo ho conosciuto anni fa con il suo primo disco di cover di traditional americani.
Un vero gioiello.
Allora, nella recensione che ne feci, lo paragonai senza troppo pudore a Nick Drake.
Ora, la bellezza della voce di Nick Drake penso sia nota a tanti.
E la voce di Nick Drake in Pink Moon è qualcosa di ancora più speciale.
E' la voce dell'interprete di un dialogo immaginario fra il silenzio e una chitarra.
La voce di Amidon, non mi vergogno a dirlo, la ricorda in maniera commovente, anche in questo terzo capitolo di cover.
Lui non sarà Nick Drake, e non sarà il Nick Drake di Pink Moon, ma la sua voce, spesso come immersa in un riverbero di stanza vuota e solitaria (è sufficente ascoltare "Kedron"), sembra scesa dal cielo per ricordarci che quella voce "antica" è esistita davvero.
Insieme con il silenzio suo amico e la sua fedele chitarra.
E di questo dobbiamo essergli grati.
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