Ambient fàtico.

Nel senso di funzione fàtica del linguaggio, secondo lo schema di Jakobson. Sam Kidel prende gli hello? e variazioni sul tema del controllo canale telefonico, per costellare un drone equoreo che procede a ondate regolari di scarti di musica funzionale, la muzak, trasfigurata dal riverbero. Con battiti incoerenti e dilatati per due tracce e quaranta minuti, primavere di Vivaldi e glitch, stucchevoli fraseggi pianistici tirati dall'eco.

La funzione fàtica non è un compartimento stagno, non una categoria rigida: se ti incalzo con ma mi stai a sentire?, ti sto comunicando anche il mio disappunto.
E persino quelle formule fàtiche vuote di emotività, nell'ipertesto musicale cesellato elegantemente da Kidel, possono essere protagoniste di una malinconica, dolce paranoia sui rapporti umanità/macchina/etere/musica/umanità, nelle varie combinazioni.

Penso al prrrronti! allegro e un po' stupido di qualcuno e a quanto mi sarebbe piaciuto registrarlo per sentirlo ancora, ogni tanto.

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È un disco più concettualmente interessante che bello, questo. Però tra un mesetto vedrò Kidel suonarlo dal vivo e sono curioso di capire come lavora, su cosa, e soprattutto cosa cazzo fa la gente con la testa, le gambe e le braccia mentre ascolta questa roba in uno scantinato caldo.
Comunque se ti pigliano bene le sperimentazioni legate alle sonorità del canale telefonico-telematico, prova anche il disco di cui ti dicevo qui, fatto coi glitchoni di skype che a momenti pare OPN. È ancora gratis su bandcamp.

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