Il primo incontro tra Sam Raimi e Joel Coen avvenne a New York nel 1980; Joel era specializzato nel montaggio di film pubblicitari e video musicali, mentre Sam era un giovane regista che cercava i fondi per girare il suo primo film, "La Casa". Tra i 2 nasce feeling l'anno dopo Joel si troverà a collaborare nel montaggio dell'esordio cinematografico di Raimi. Per vedere il secondo film di Raimi bisognerà attendere ben 4 anni, nel frattempo nel 1984 Joel ed il fratello Ethan avevano anche loro fatto il loro esordio alla regia con il noir Blood Simple. I 2 "Criminali più Pazzi del Mondo" vede la luce nel 1985, alla regia troviamo sempre Sam Raimi, mentre la sceneggiatura è stata scritta a 6 mani da Sam, Joel ed Ethan. Lo stesso Raimi ha disconosciuto il lavoro, a causa dei compromessi a cui è dovuto scendere a patti con i finanziatori.
E' doveroso mettere in chiaro fin da subito che il film è di gran lunga inferiore rispetto ai 2 esordi cinematografici dei suoi creatori, ma risulta interessante vedere come nel corso degli 86 minuti si sentano gli influssi e lo stile di tutti e 3 i registi.
Molto Coeniana è la trama, ancora un noir, con protagonisti 2 derattizzatori (ma all'occorrenza anche killer), assoldati dal facoltoso leader di un'azienda per eliminare il suo collega in affari. Una serie di imprevisti complicheranno il lavoro dei 2, tra cui dover eliminare una serie di scomodi testimoni, compresi una ragazza e un imbranatissimo addetto alla sicurezza innamorato di lei. Se la trama ha più di un punto in comune con Blood Simple, non lo è il contenuto: non c'è nessun intento di mettere in risalto il marcio della società o le debolezze umane, ma, e qua sta l'impronta di Raimi, si scivola fin da subito verso il demenziale e il surreale. Il genere noir viene rivoltato nelle sue fondamenta con lo stesso meccanismo con cui l'horror era stato trattato in La Casa.
L'interesse per il film cessa praticamente qua; nonostante l'ottima regia di Raimi la trama è solo un espediente per mettere in scena una serie di gag dallo stile molto fumettoso, per la maggior parte molto scontate (la classica inquadratura di un corridoio con i protagonisti che entrano ed escono dalle porte), altre divertenti, come l'arma usata dai killer che può all'occorrenza essere impostata per eliminare topi, uomini o eroi semplicemente girando una manopola. Come contorno troviamo un assortito campionario di effetti sonori da film muto e di musiche (dalla classica alle più tipiche sonorità noir), ed effetti speciali che potevano sembrare vecchi già negli anni '80. Bisogna però fare un plauso ai protagonisti, i 2 killer Paul L. Smith e Brion James e lo sfigatone Reed Birney, mentre ha solo un ruolo minore il grande Bruce Campbell (protagonista della trilogia de La Casa).
In definitiva un film che riesce anche a strappare qualche risata, ma è più che altro una cazzatella estemporanea nelle carriere dei rispettivi creatori.
VOTO = 6
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