Già, Samuele Bersani. Un cantautore perennemente "emergente", un simpatico ragazzo romagnolo protagonista di parecchi tormentoni radiofonici, sostanzialmente un sentimentale; un po' come me. L'ho incontrato, musicalmente parlando, in un periodo particolare della mia vita. Si potrebbe parlare di depressione post-illusione-d'amore, ma preferisco, col senno di poi, parlare solo di grande vulnerabilità.

Questo album, non me ne vergogno, mi tenne compagnia per parecchio tempo. Con i suoi momenti di svago, le sue riflessioni, le sue sfumature melense e quelle scherzose. Molte sono canzoncine che entrano in testa e rimbalzano qua e là aspettando solo il momento più opportuno per essere canticchiate: sotto la doccia, tra amici, prima di addormentarsi... Alcuni pezzi sono a dir poco mitici per i ragazzi della mia generazione; come dimenticare passaggi come "ciao ciao belle tettine" (da "Freak"), "in America lo sai che i coccodrilli" (da "Coccodrilli"), "Chicco ha una cicatrice" ("Chicco & Spillo"), "troppo cerebrale" ("Giudizi universali"). Non credo di esagerare se dico che, tra qualche anno, potrei canticchiare ai miei figli queste canzoncine, proprio come mio padre da piccolo faceva con me e le canzoni di Battisti!

Altri pezzi mettono in evidenza la sempre crescente vena di autore di Bersani; canzoni d'amore (guarda caso, amori finiti!) e non solo. Gli inediti "Che vita!" e "Milingo" sono spaccati di cronaca del terzo millennio arrangiati con una decisa sfumatura tragicomica (ricordate la vicenda ai limiti del credibile del Monsignor Milingo!?). Decisamente più "pesanti" sono "Il mostro", riedizione del primo brano firmato da Bersani, "Barcarola albanese", "Chiedimi se sono felice".

Merita una citazione particolare la piccola perla dell'album, che è l'inedito "Le mie parole". Il testo, scritto da Pacifico, è poesia pura. E soprattutto la sobria interpretazione del bravo Samuele calza a pennello.

Per certi versi, bisogna ringraziare il simpatico Samuele per aver raccolto questi brani tutti nello stesso album (anche se in realtà, molto sinceramente, lui stesso ha dichiarato di averlo fatto per motivi di natura "discografica").
Personalmente non posso non augurargli molti altri anni di successi! (Con un po' di rammarico personale, perché i tempi di Chicco & Spillo e delle belle tettine son passati... sigh!!)

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