"L'Aldiqua" di Samuele Bersani è un contenitore di riflessioni, ironia e realtà di ciò che ci circonda, dieci canzoni (più una ghost track) musicate e cantate in modo impeccabile e con grande stile.

Sono passati tre anni da “Caramella smog”, e questo lavoro molto atteso nel panorama discografico italiano, riconferma ancora una volta la grande maturità artistica del bravissimo cantautore di Cattolica. Le canzoni sono piene di metafore e si fanno ascoltare con molta attenzione e anche al primo “zapping” delle track, sono tante quelle che si distinguono. L'album inizia con “Lascia stare”, che è una riflessione malinconica sulla “strada da percorrere” lasciando alle spalle pezzi di strada già percorsa, tenendo presente che per percorrerla occorre non fermarsi a guardare ciò che c'è in fondo al percorso, cercando di rimanere sempre se stessi (non cambiare benzina nel mezzo di un tragitto), e non cambiare direzione usando sia l'istinto che la ragione.
La seconda traccia si intitola “Occhiali rotti”, che parla di Enzo Baldoni, ovvero quella persona dal cuore generoso, rapito e ucciso in Iraq. Una canzone che, sia per il tema trattato, sia per il giusto merge di musica e parole è forse la più bella dell'intero lavoro, anche perché riesce ad emozionare e si fa ascoltare piacevolmente; non è una canzone dalla musica malinconica e proprio per questo si addice a Baldoni in modo perfetto, visto che nei suoi articoli riusciva ad essere positivo e sdrammatizzante anche sotto le bombe.

Il terzo brano dal titolo “La soggettiva del pollo arrosto” , è forse la più ironica dell'album, la più leggera, ma nello stesso tempo, le parole legate bene tra di loro parlano della figura del pollo arrosto, che tra un allarmismo e l'altro riesce a sopravvivere… e che girando dentro lo spiedo osserva il mondo aspettando di essere mangiato prima o poi; un brano che in un certo senso umanizza il pollo che gira sullo spiedo. La quarta canzone è “Lo scrutatore non votante”, il singolo che è uscito molto prima dell'album solo nelle radio e in vendita sulla rete. Una canzone dai ritmi trascinanti che parla in modo perfetto di colui che non prende mai posizioni, un insieme perfetto di musica e ironia. Dopo di ciò l'album prosegue con “Sicuro Precariato”, che dal titolo già dice tutto: un quadro realistico e triste sulla figura del precario, che vive nell'incertezza sia nel lavoro che nel privato. Il testo è una riflessione vista dagli occhi di un supplente, ma visto il tema, è ovvio che la canzone è generalizzata metaforicamente.
Il titolo della sesta traccia è “Una delirante poesia”, un bagaglio di metafore su di una storia forse mai cominciata, forse finita troppo presto. Un eremita che viaggia con la fantasia alla ricerca di lei. Ottimo testo quanto la musica. La settima canzone si intitola “Maciste”, musicata dall'inconfondibile Pacifico, parla invece della fragilità interna di chi, viaggiando sulla strada dei ricordi, vorrebbe essere forte come Maciste e riuscire a superare le proprie insicurezze anche nelle strade da percorrere. L'album prosegue con “Come due somari”, una riflessione poetica su di una storia “senza strategia”, appesa un filo e piena di insicurezze, in cui forse l'unica via di uscita è quella di lasciar perdere tutto. Ed ecco che arriviamo al “Maratoneta”, che usando l'immagine metaforica di una maratona, si parla della corsa individuale di ognuno di noi nella vita, e in mezzo a tanti che per arrivare vittoriosi sono capaci di tradire anche un'amicizia, il migliore di tutti in fin dei conti è quello che arriva senza vincere, anche perché forse, l'importante è arrivare alla meta pur se in ritardo, ma almeno arriva con dignità, una vittoria personale senza corona.

Infine arriva l'ultima traccia, dal titolo “Sogni” che forse racchiude il senso di tutto l'album, una riflessione finale sul vivere la realtà usando la fantasia, per renderla meno cruda di quello che è. "L'Aldiqua" è un album attuale, scritto con stile e bravura, alla faccia di chi ai tempi di “Giudizi Universali” affermava che Bersani non sarebbe più riuscito a scrivere un album di quei livelli… e invece puntualmente, così come con “L'Oroscopo speciale” e “Caramella smog”, il cantautore di Cattolica è riuscito ancora una volta a sfornare un album di altissimo livello, che si meriterà un altro Premio Tenco. Un album che dà la riconferma di quanto sia bella la poesia musicata.
Francesco Genovese

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