Il pescatore di asterischi.

Calcio, maratone, Pietro Mennea e Sara Simeoni, fino ad arrivare agli astronauti saliti in orbita per lasciare il mondo sotto di loro. Lo sport come metafora di vita accompagna dalle origini le poesie cantate di Bersani.

Anche nel suo ultimo album "Psyco", il fuori classe non si lascia sfuggire una bella pallonata aggiudicandosi il premio della critica. La raccolta che celebra i suoi vent'anni di carriera, è infatti anche l'album contenente il brano, con il quale Bersani decide di presentarsi a Sanremo.

In "Psyco" c'è così tutto il mondo di Samuele Bersani che da "Un pallone" e da "Psyco" appunto, inizia a raccontare il meglio di sé.

Partendo dai sogni tridimensionali di "Replay" in anticipo di dieci anni rispetto alle tv multifunzionali di oggi, passa poi, in "Cattiva",  a celebrare ironicamente tutte quelle persone che del dolore altrui fanno scoop per saziare gli affamati di notizie.

In "Lascia Stare" vieta poi di guardare oltre il muro che si ha davanti, mentre in "Lo Scrutatore Non Votante" ironizza su chi dice di avere paura di un po' di sangue ed essere, però ovviamente, per la sedia elettrica.

Inneggia al revival in "Pensandoti" quando ci invita ad ascoltare il lato b dei vecchi dischi o a guardare ancora un altro film di Alberto Sordi nell'intramontabile "Chicco E Spillo".

In mezzo a tutti questi scatti c'è poi il suo vecchio "Mostro", canzone d'esordio di Samuele che nel '91 piacque tanto al capitano gran maestro Lucio Dalla (pace all'anima sua!). Lucio lo portò con sé nel tour di "Cambio" e poi produsse per lui i suoi primi quattro album, iniettandolo nel palco delle promesse delle canzone italiana.

Lo spettacolo di sé stesso prosegue poi con "Se Ti Convincerai", "Sogni", la splendida "Giudizi Universali" e anche se in modo non molto stabile, con "Meraviglia".  A proposito di stabilità odierna ci mette poi "Sicuro Precariato" per far ridere un po' sui malanni di oggi.

Ah "Che Vita!" si può davvero dire caro Samuele, con sassi da scagliare ne "Le Mie Parole" e lividi che tendono ad ingiallire in "Un Periodo Pieno Di Sorprese",  fino a che per incanto con due dita sulla condensa disegnerai un cuore che il tempo non cancellerà ("Valzer Nello Spazio").

Dopo il  "Concerto", non possono mancare i bis di "Spaccacuore" e "Chiedimi Se sono felice", per alcuni forse un po' scontati ma che di certo fanno storia.  

Prima di addormentarsi, poi, in "Pesce D'Aprile" conta le pecore con in mano un fucile, mentre nel "Pescatore D'Asterischi" e "Freak" ricorda se stesso e il suo passato. Conclude il suo cammino in un periodo di crisi dove le rivolte si scatenerebbero per la vendita di un centravanti. "Caramella Smog".

Lo sport come metafora, appunto.

 

Listen To:

I: Giudizi Universali.

II: Ferragosto.

III: Una Delirante Poesia.

 

For Me:

Appassionato di Lucio Dalla da quando ancora non ero nato, non potevo non prestare ascolto ad uno come Bersani che dal gran maestro di certo si ispira.

Per chi come me ne apprezza il modo di  buttare giù le parole che solo dopo diventano musica, consiglio di riascoltare "Caramella Smog".

"Che Vita!" invece, l'altra raccolta di Samuele che nel 2002 conteneva i suoi migliori dieci anni di musica, può essere un primo passo per i non appassionati come me.

Per me magari una settimana dallo Psyco analista non me la toglierà nessuno, senza ovviamente dimenticare di lasciare la mancia al boia (altra citazione, cavoli!).

Però è indubbio, Samuele è stato anche a Sanremo un gran campione. Bellissime le scarpe.    

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