8 tracce per il debutto (1998) di una diciannovenne Sarah Slean, che mette in vetrina tutte le ottime credenziali che verranno poi esaltate sui successivi "Blue Parade" e "Night Bugs". E' una Slean ancora un po' acerba, ma già in grado di regalare melodie suggestive e momenti di rara bellezza, non da poco per la sua età.
"Angel" presenta timidi inserti elettronici, pur nella sua validità risente eccessivamente di massicce ispirazioni di matrice Amos, cosiccome "Me & Jerome", che a cospetto di un approccio brillante al piano, manca di quella espressività vocale a cui vanno attribuiti grandi meriti per quanto concerne le recenti pubblicazioni. Sufficienti "Weight" (tra i pezzi di punta del già citato "Night Bugs"), qui presente in una versione primordiale, e l'interessante cover di "Climbing Up The Walls" (Radiohead), mentre le spirituali "Pie Jesu" (una versione acapella del classico di Gabriel Faurè), e "John XXIII" (notevoli i controcori) non esaltano, anzi risultano un tentativo forzato di prendersi troppo sul serio.
Tutt'altra storia la dimessa "I Know" e la magnifica "Universe" (qui un interpretazione eccezionale) : Il piano rimane l'elemento predominante, la canadese si ci trova decisamente a suo agio, e proprio questi due episodi, affidati all'infallibile semplicità dell'accoppiata voce-piano risultano poi essere i momenti migliori di un lavoro nel complesso soddisfacente.
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