Satanicpornocultshop non è, contrariamente alle nomenklative apparenze, l'ennesimo abominio black-slam-porno-gore-grind di cui potrebbe discernere con assoluta erudita scientificità il Buon Brutal-Garçon De-Tepes, bensì una camuffata e cerebralmente squagliata accolita di musico-dadaisti, plagiaristicamente situazionisti fino al midollo, proveniente dalla insana Terra del Sole Levante.

Solamente a dei fieramente autentici mentalmente-esplosi (chè già di per Loro di esplosioni - i Nipponici - sé ne intendono) poteva venire in mente di dare in pasto al proprio bràmoso/schiumato pubblico un EP-singolo con in allegato "sole" 20 bonus tracks per una abbondante oretta complessiva di recrudescenti e frenetiche assurdità.

Entità attiva da circa una decina d'anni, Ugh (electronics, tentacoli), Meu-meu (jews-harp, pupazzi), Lisa (vocal, boa piumato rosa), Es (field recording, pipa indiana) and Vinylman (turntables, imboscamenti), in questo (col)lasso temporale ne hanno pressoché combinato di tutti gli united colours of maramaldons: mémori (inconsapevolmente ?) della (il)letterata lezione Burroughsiana, rivitalizzano, espandono e fanno implodere letteralmente collassandola su sé(lf) medesima, la tecnica dello squinternato e indiscriminato Cut-Up à 370° [in Jiappone, come è noto, i goniometri pentagrammatici risultano assai bislacchi].

Da "Aiff Skull" a "Reality, Liftman Dub", rispettivamente fra(mment)taglie d'apertura e conchiusura, veniamo allegramente centrifugati ergo centripetati dentro un allucinante pastiche/maelstrom semi-indefinibile nel qui esagitato e frammentato interno (con figure e luci) si scorge veramente di tutto e di più (neanche ci trovassimo con MammaRai a SanRemo): dal completamente scellerato banzai-rap di "Kakke No Tonkach" alla apparente calma (before the storm?) delle consequenziali "Ninth" e "Tenth Lament", al citazionista pop-macello estorto nella fenomenale "Chopstick Park" e dalla danzabile "U Can't Touch Dis" passando per il delirio-electro-maciullato di "Doggy Swamp".

Inzomma: seri candidati alla càrica di gruppo pìù squilibratamente (et diabolicamente)sympathyco del nascente millennium.

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