L'immancabile abitudine italiana di prendere i film stranieri e piazzarci, sotto il titolo originale, un altro titolo che suoni molto "italiano" per così dire (sempre meglio di tradurlo o inventarlo completamente il titolo, altra tipica abitudine italiana), fa sì che in due o tre parole spesso e volentieri venga in qualche modo spiegato il nocciolo, completamente spolpato e lavato da ogni minima goccia, della storia che il titolo presenta. Questa volta ci troviamo di fronte al sottotitolo che recita "Sognando un sogno" che, prima di guardare il film in questione, non dice proprio nulla e può solo infastidire. Si capisce solo dopo aver visionato il film e allora si ringrazia il cielo della presenza di un sottotitolo italiano così poco chiaro.

Sceneggiato e diretto di Satoshi Kon (regista e character design di "Perfect Blue" e "Tokyo Godfathers", in quest'ultimo anche autore del soggetto) e prodotto dalla famosa Madhouse; "Paprika" è un film d'animazione giapponese tratto da un romanzo di Yasutaka Tsutsui. Venne presentato in anteprima alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2006.

Prima nota, secca e precisa, da mettere in evidenza da subito: questo film è da guardare in uno schermo bello enorme e con un bell'audio massiccio; chi per qualche motivo non ha potuto vederlo al cinema (come il sottoscritto), guardandolo a casa nel televisore si perderà sicuramente qualcosa. Questo per lo stile di disegno, i colori e le musiche che sono presenti in questo film. Ma iniziamo a dire a grandi linee, senza i cosidetti "spoiler", la storia di questo film.

Paprika rientra, a modo suo, nel genere poliziesco dove la psicologia la fa da padrone. Ambientato nei giorni nostri, unica nota fantascientifica è la presenza di una particolare tecnologia che permette agli scenziati di perlustrare, come non mai, nei sogni dei pazienti. Da qui, i vari problemi che può portare con sé una scoperta simile. Negli avvenimenti che vengono raccontati, girano un insieme di personaggi che non si può dire essere numerosi, ma strutturati abbastanza bene; decisamente meno curati quelli che, essendo comunque sia sempre "attivi" nella storia, sono marginali. In questo modo, quelli messi veramente in "evidenza" e che risaltano abbastanza nettamente sono appena tre; un numero che può sembrare (e che effettivamente lo è) basso, ma è un possibile lato negativo che viene decisamente neutralizzato dal "gioco" che viene creato fra questi tre personaggi.

Si arriva così alla parte "tecnica" di questo film e si può affermare tranquillamente: Paprika è pura gioia per gli occhi. Guardare per crederci; basterebbero un paio di semplici screenshot per vedere l'alto livello che presenta questo film. Il disegno realistico e pieno di particolari crea numerose scene dove lo spettatore si perde con piacevole sorpresa nel guardare una stanza, un luna park, il traffico, un laboratorio, del cibo. I colori accesi e vivi rendono "vere" le varie ambientazioni, i vestiti, le penombre, le luci artificiali, la pelle dei personaggi. Tutto è sempre in "movimento", niente risulta statico e quindi fastidioso perchè "irreale", ma appunto come nella realtà, tutto non è mai fermo. Le espressioni dei vari personaggi risultano sempre vere, mai caricate inutilmente come i migliori pregiudizi sull'animazione (specialmente quelli sull'animazione giapponese) potrebbero affermare. L'animazione è superba, fluida e senza quei fastidiosi "scatti" presenti troppo spesso in troppi prodotti di animazione; tutto ha il suo naturale "movimento" ed ogni cosa, dipendente dalla situazione in cui si trova, ha la sua naturale e logica evoluzione, evitando così il risultato che cose opposte finiscano ad avere simili "movimenti". I discorsi invece non hanno nulla di memorabile, ma non per questo sono di scarso valore; bisogna però anche specificare il fatto che il film l'ho visionato doppiato in italiano e, come molte persone che seguono prodotti stranieri sanno, spesso quando qua in Italia si fa il doppiaggio nella forma si cambiano parecchio le carte in tavola. Nulla da dire invece alle voci, precise per ogni personaggio. Un discorso a sé vorrebbe la colonna sonora firmata da Susumu Hirasawa, specialmente il tema principale "Parade" (magari un giorno recensirò il disco della OST di questo film).

"Paprika" è un prodotto notevole che magari non rientrerà nei capolavori dell'animazione, ma tranquillamente arriva subito dopo a testa alta. Un prodotto dove si nota già dai primi minuti la cura maniacale e l'impegno non indifferente messi per fare questo film, producendo così un'opera di qualità elevata che gioca con la psicologia, con le citazioni (infatti presenta numerose scene dove si richiamano altre opere, magari qualcuna forse di carattere troppo orientale per essere capita da chi non sa nulla della tradizione cinese e giapponese), con una regia che non ha nulla da invidiare alla concorrenza del cinema occidentale con attori veri. Una trama che gira alla perfezione per tutta la durata del film, senza momenti di stanca e che alle ultime battute fa venire il fiatone allo spettatore.

Purtroppo in Italia e in Occidente in generale, "grazie" anche alla Disney e ora ai vari "Shrek" e ai vari "Ratatouille", i film d'animazione e l'animazione in generale (e anche il fumetto) sono viste cose per bambini e quindi prodotti che devono trattare solo di argomenti per quel pubblico; ce la si finisce così a snobbare e a perdere ottimi prodotti e spesso anche capolavori del cinema o artistici in generale. Al tempo dell'uscita di "Paprika", se non ricordo male, il New York Times scrisse che mentre i prodotti d'animazione americani giocano ancora con la sabbia dei bambini, i prodotti d'animazione giapponesi fanno passi da gigante e salgono verso la luna (io aggiungerei anche un "come sempre"). Come dargli torto?

(Per pura decisione personale, mi permetto d'ora in poi di "tradurre" i voti che darò qui su DeBaser. Questo perchè per me è troppo limitata la tabella in uso che comprende i voti solo da 1 fino a 5. Così, ogni volta che darò un voto, "tradurrò" come ho già detto usando una tabella più ampia, ovvero da 1 fino a 10. Detto questo, il 5 dato a questo film per me è in verità un 8 pieno e grasso e non un 10 come giustamente potrebbe far pensare a molti un voto massimo come è il 5 in questo caso.)

Carico i commenti...  con calma