Lunghe cavalcate di scoraggiate emozioni. Anime solinghe si perdono in sentieri brumosi, danzando tra fiocchi di neve in foreste senza tempo, uncinate da pensieri carichi di incertezza, tristezza, dolore. Ed ancora romantiche ferite di cuori spasimanti abbandonati a tormente di polverosa solitudine, di bieca commiserazione. Il tutto intriso di voutezza e desideri soppressi nel nome della principessa dei derisi, la fascinosa Frustrazione.

Queste, ed altre emozioni, vi avvolgeranno in questo diamante di gotica bellezza che i danesi Saturnus pubblicarono nel 1998 come regalo ai loro fans (due meravigliosi pezzi "live" sono inclusi). Cinque tracks ispiratissime chiuse da un lugubre outro di oltre sette minuti compongono questa piccola opera dalle armonie ombrose, ma delicatamente leggiadre.
"Starres" mette in luce un songwriting ispirato a "Brave murder day" dei gods Katatonia e "Gothic" dei britannici Paradise Lost, rielaborato attraverso un processo di nostalgiche malinconie. Sobrie linee di chitarra, vocals ora narrate ora sputate da un growl veemente, dolcezza acustica e leads dolorose. "For your demons" e "Thou art free" sono gotiche ballate permeate da meravigliose armonie, un cantato maschile sospirato e fragile, violini "dannati" e tempi lenti, sconsolati. Di un romanticismo talmente lancinante da renderle "insopportabili".

Ottime le versioni "live" di "Christ Goodbye" e "Rise of Nakkiel" qui presentate in forma molto fedele, professionale, tecnicamente ineccepibile ed arricchite da cori dal flavor operistico, davvero grandiose. Chiude una oppressiva outro ("Consecration") lunga sette minute di puro oblio di chiara influenza dark-ambient. Un capolavoro totale, e lo sottolineo, per una band autrice di altri due gioielli al nome di "Paradise belongs to you" e "Martyre" che però non hanno raccolto i giusti consensi ed ammirazione che avrebbero meritato.

Oggi sciolti da oramai alcuni anni i Saturnus hanno scritto pagine di pura bellezza all'interno di un genere monotono ed inflazionato. Senza stravolgerne i patterns.

Davvero da applausi.

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