Intorno alla metà degli anni ottanta Los Angeles divenne teatro di una particolare scena underground della quale facevano parte diversi gruppi dediti a svariate alchimie di suoni tra post-punk oscuro, sperimentazione, psichedelia, avanguardismo ed etno-rock.

Di questa corrente musicale, che ha avuto tra i suoi esponenti maggiori Red Temple Spirits, Shiva Burlesque (poi Grant Lee Buffalo), Drowning Pool e 17 Pygmies, i leader indiscussi erano i Savage Republic di Bruce Licher (chitarra). Formatisi nel 1980 per iniziativa di Licher, Phil Drucker (aka Jackson Del Rey, percussioni) e Mark Erskine (batteria, percussioni), entrambi studenti dell'UCLA, inizialmente adottano il nome di Africa Corps.

Con l'aggiunta di Jeff Long (basso ed ex Wasted Youth, band hardcore losangelina) registrano il primo LP "Tragic Figures" (1982) per l'Independent Project Records di proprietà dello stesso Licher. Il suono iniziale del gruppo è soprattutto basato nell'uso ossessivo e ipnotico delle percussioni, un tribalismo sperimentale molto vicino ai lavori contemporanei di Test Department ed Einstürzende Neubauten.

Abbandonati poco dopo da Long ma con l'aggiunta di Robert Loveless (tastiere), che più tardi fonderà con Drucker i 17 Pygmies, registrano vari brani per un secondo album che non vedrà mai luce. Reclutati Greg Grunke (chitarra), Thom Fuhrmann (basso) ed Ethan Port (percussioni), momentaneamente senza Loveless (rientrerà in formazione per "Ceremonial") e Drucker impegnati nel loro nuovo progetto, pubblicano l'EP "Trudge" (Play It Again Sam, 1985), che segna l'inizio della svolta musicale dei Savage Republic evocativa già dalla copertina. Il rumorismo industriale degli esordi lascia spazio a lunghe composizioni strumentali dove danze tribali, sonorità etniche e psichedelia si intrecciano alla perfezione in una sorta di world-music avanguardistica.

Il passo successivo "Ceremonial" (Independent Project 1986, poi ristampato in CD nel 2002 con l'aggiunta di "Trudge") è il capolavoro della band e uno degli album più originali e affascinanti degli '80. Riprende il discorso dove è stato lasciato ma con una musicalità meno caotica e più pacata, talvolta onirica, quasi new age ma senza tralasciare l'incisività ritmica delle percussioni abbandonate solo in occasione di "Mediterranean" (per i più "tradizionali" mandolino e dulcimer). Il titolo stesso simboleggia perfettamente lo stato di pathos spirituale che scorre (e in cui veniamo travolti) per tutta la durata del disco.

Dopo il tour europeo del 1987 e gli album "Jamahiriya" (Fundamental, 1988) e "Customs" (Fundamental, 1989), lavori pur sempre interessanti molto vicini al sound degli inizi, la band si scioglie definitivamente nel 1989.

L'eredità degli inventori del trance-rock californiano sarà ripresa da gruppi come Neurosis e Godspeed You Black Emperor!.

 

 

 

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