Heavy Metal, una parola che può significare tante cose, passionalità, genialità, pogo, mosh ecc...
Ma una sola la contraddistingue ed è DUREZZA.
Si, duro come una roccia che nel 1980 ti cade nella pancia con "Strong Arm Of The Law" targato Saxon, un gruppo ancora parzialmente inesperto alla terza uscita dopo l'ottimo "Wheels Of Steel" che già era orientato verso il sound che sarebbe stato poi quello che contraddistingue la band ancora oggi dopo tanti anni. Si parte con un vero e proprio "Calcio In Culo" come grida Biff Byfford all'inizio, stiamo parlando del classico "Heavy Metal Thunder" veloce, ritmato, aggressivo. Al primo colpo verrebbe da dire "Niente di nuovo" ma non è così, l'album ha una certa pesantezza che i Priest adotteranno due anni dopo con "Screaming For Vengeance", l'album ha una certa epicità che i Maiden adotteranno solamente sei anni dopo con "Somewhere In Time" insomma qua di Heavy Metal ce n'è in tutte le salse.
Ma passiamo al secondo brano "To Hell And Back Again" come già detto in questo brano si respira un aria Epica che anni prima era stata adottata dai Rainbow. Il brano è una veloce cavalcata con un bellissimo ritornello e Byfford potentissimo. Uno dei punti più alti si raggiunge con la title-track che ha certe influenze Blues che mischiate con l'Heavy vanno a meraviglia, La voce di Biff qua è molto potente ed espressiva, con un solo di chitarra molto bello da parte del chitarrista, gran bel pezzo. I ritmi dell'album non si abbassano con la bella "Taking Your Changes" che ha il difetto però di non avere nulla di diverso dalle prime due traccie.
Particolare (e per questo bella) la track 5, la parte delle strofe cantate e l'assolo si rifanno ad uno strano Country-Metal, invece il ritornello è uno di quelli classici Heavy Metal, una traccia a dir poco sperimentale che a me personalmente ha lasciato il segno. La sesta traccia è un Metal solido e pesante, ma "Hungry Years" è secondo me una canzone che nulla aggiunge e nulla toglie all'album. "Sixth From Girls" ci presenta un Biff stratosferico dietro il microfono che supporta questo riff ossessivo e questa ritmica strabiliante che fa di questo qua uno dei pezzi più riusciti dell'album, avrei qualcosa da rimproverare al ritornello, che per me è un pò troppo fuori dal contesto della canzone, ma del resto ogni singola canzone di questo album ci costringe ad associare al nome Saxon un aggetivo, G R A N D I.
Si chiude con l'altro capolavoro dell'album "Dallas 1 P.M" il ritmo solido e il gran bel riff ci introducono a quella che forse è la prestazione migliore di Byfford in questo album, il testo è molto bello ed è uno dei primi effettivamente "Impegnati" dei Saxon perchè parla della morte di John F. Kennedy avvenuta appunto a Dallas. Questo album lo ritengo uno dei più influenti per l'Heavy Metal e, sempre secondo me, getta le basi per quello che sarà l' Heavy Metal anni ottanta.
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