Passione, dolcezza, nostalgia, amarezza, a tratti tristezza... ecco gli ingredienti che danno vita al suono dei Saybia. La formazione nasce a Nyborg, piccolo paesino danese, ed i paesaggi nordici nei quali i componenti della band crescono entrano prepotenetemente nelle immagini che l'ascolto della loro musica dipinge nella mente dell'ascoltatore. La band é composta da cinque elementi, in una formazione che vede chitarra acustica, chitarra elettrica, basso, batteria e tastiere/campionature fondersi tra loro con grande stile.
Dopo aver pubblicato una serie di demos ed EP, nel 2002 giungono al loro esordio discografico per la Medley Records Denmark, di proprietà della EMI. L'album si intitola "The Second You Sleep" e ancora ricordo quando, quasi per caso, sentii per la prima volta le note di "The Day After Tomorrow"... ne rimasi letteralmente folgorato, tanto da acquistare il cd a scatola chiusa, senza peraltro essermene mai pentito. Ciò che colpisce subito sono le melodie, che pur avendo sempre uno stampo malinconico, risultano davvero accattivanti; i suoni aleggiano armoniosi, ricchi, creando atmosfere rilassate, pacate, che inevitabilmente ti catapultano in un universo riflessivo, dove viene spontaneo abbandonarsi ai ricordi, magari rimpiangendo un po' il passato...
I testi hanno spesso una figura femminile al centro, e narrano di amori, passioni, ma anche di abbandoni, di morte; i contenuti sono fortemente influenzati dalle esperienze del cantante (Sören Huss), unico songwriter della band, e in alcuni passaggi sembrano quasi un tentativo di autoanalisi, uno sforzo di esorcizzare il passato nella speranza di curare ferite non del tutto rimarginate... non a caso l'investimento, il trasporto, ma anche il tormento che traspare dalla sua voce trasuda allo stesso tempo sentimento e sofferenza; la sua voce é strepitosa, potente e melodica, struggente ed eterea e offre a questo bellissimo album d'esordio un contributo notevole.
Davvero un ottimo inizio, per una band che saprà riconfermarsi con il successivo "These Are The Days" del 2004 e che, almeno per quanto mi riguarda, ha creato parecchie aspettative sul nuovo album che dovrebbe uscire nel corso del 2006. Non nego che non abbiano inventato nulla di nuovo, ma per chi, come me, ama crogiolarsi nella nostalgia, questo disco é davvero consigliato. Buon ascolto.
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