"How much wood would a woodchuck, if a woodchuck could chuck wood?If would chuck as much wood as a woodchuck could, if a woodchuck could chuck wood."

Basterebbe questa strofa scioglilingua per inquadrare questi SCATTERBRAIN, tra gli esponenti di quel crossover FUNK-METAL di fine anni '80 primi anni '90, che sconvolse gli states con il proliferare di bands dedite a questo nuovo modo di fare musica.

Sono gli anni di FAITH NO MORE, FISHBONE, JANÈS ADDICTION, LIVING COLOUR, PRIMUS, RED HOT CHILI PEPPERS, WHITE TRASH, PSYCHEFUNKAPUS (qualcuno li ricorda?), 24-7 SPYZ ecc... Di tutti gli SCATTERBRAIN erano, forse, i meno seri a livello di testi grazie a un miscuglio di non-sense e scioglilingua incredibili accompagnati da un meltin-pot musicale che spaziava dal metal all'hard rock, dal funk con tanto di fiati, blues, jazz, hip-hop e chi piu' he ha...
Un calderone tenuto insieme dall'assurda voce del vocalist TOMMY CHRIST e dalla perizia tecnica dei restanti membri del gruppo gia' attivo negli anni '80 con il nome di LUDICHRIST e autore di un paio di album legati al punk metal piu' intransigente. Nel 1990 il cambio di nome in SCATTERBRAIN e cambio di sonorita'.

Questo è il secondo album con il nuovo monicker dopo "HERE COMES TROUBLE" (1990). Da segnalare tutte le divertenti dieci canzoni che compongono l'album per menzione particolare per TASTE JUST LIKE CHICKEN, SONATA#11(RONDO ALLA TURCA) rifacimento per chitarra della famosa sonata di MOZART, SWISS ARMY GIRL (con la sua marcetta militare) e la finale DOWN THE ROAD (ROCK'N'ROLL AIN'T PRETTY).
Un disco che ascoltarlo oggi sembra purtroppo un po' datato ma che un ottimo testimone della vena creativa che si respirava in quegli anni, quando pur di essere originali si cercava di fare di tutto alla faccia dei gruppi di questi anni che guardano agli anni '70 rubando riff, look senza un briciolo di creativita'.

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