50 anni di carriera e non sentirli. Era il lontano 1965 quando il chitarrista tedesco Rudolf Schenker, allora 17enne, fondò la band. Rimasta ai più sconosciuta per 4 anni, nel 1969, dopo aver rinominato la band "Scorpions" , ingaggiò il cantante Klaus Meine e suo fratello minore Michael (chitarrista pure lui). Tre anni più tardi pubblicarono il primo album di inediti, "Lonesome Crow". Era il 1972, iniziava cosi la storia della più grande band tedesca di tutti i tempi, e una della più grandi della storia del rock in generale. Cinquanta anni dopo e 19 album in studio (contando Comeblack del 2011), la band è ancora ai vertici del rock mondiale. Pochissimi passi falsi nella loro carriera, dischi sempre sopra la media e alcune perla consegnate alla storia come "Virgin Killer", "Taken By Force" ,"Blackout" ,"Love At First Sting"... Nel 2010 annunciarono che l'album "Sting In The Tail" sarebbe stato l'ultimo della loro carriera. Ma la voglia di andare in giro a regalare la loro musica ai fan era troppo grande, ed ecco che 5 anni più tardi la band torna in studia e ci regala "Return To Forever". Album che vede la rivisitazione di alcuni pezzi registrati nella loro lunga carriera e mai pubblicati. 12 pezzi in perfetto stile Scorpions. Non mancano in scaletta le ballate, del resto la band è stata forse la più grande esponente di questo genere.Partiamo subito nel dire che il disco è un signor disco! Come già scritto in precedenza, gli Scorpions hanno davvero commesso pochissimi passi falsi nella loro lunga carriera, e "Return To Forever" mantiene la tradizione della band.
Si parte a mille con tre tracce di grandissimo spessore. "Going Out With A Bang" "We Built this House" e "Rock My Car" premono sul pedale dell'acceleratore e presentano una band in grandissima forma. Gli anni passano ma la voce di Meine è rimasta intaccata nel tempo. Perfetto nel cantarci i brani in questione con la stessa voglia e passione che ci metterebbe un ragazzino che si affaccia per la prima volta nel mondo della musica. Il primo singolo estratto "We Built this House" è un classico pezzo da stadio, che farà sfracelli dal vivo... Con quel ritornello da cantare a squarciagola. "Rock N Roll Band" è il pezzo più veloce del disco. Una mazzata micidiale, che non ti saresti aspettato da dei "vecchietti" con più di 50 anni di carriera sulle spalle. James Kottak picchia sulla batteria come se non ci fosse un domani, mentre il duo Schenker e Jabs dimostrano di non aver perso lo smalto di un tempo e ci regalano una performance grandiosa. "Catch Your Luck and Play" altro pezzo da stadio. Intro di chitarra spettacolare e solito ritornello di facile presa, che non aspetta altro che essere cantato. Angus Young diceva che se una canzone è capace di far muovere il piede allora era vincente, bè "The Scratch" rispecchia appieno questo affermazione del chitarrista degli Ac/Dc... Un riff micidiale che ti trascina per tutta la durata del pezzo e un Meine da applausi! Il disco si chiede con la ballata "Gypsy Life", e forse è anche la ballata più bella del disco (sono presenti tre lentoni). Non è assolutamente ai livelli di classici come "In trance" o "Still Loving You", ma scivola via che è un piacere.
Riassumendo si può dire tranquillamente che "Return to Forever" è un grande disco, non un capolavoro, del resto non ha neanche la pretesa di esserlo. Nonostante l'età il gruppo si dimostra in grande forma e presto si rimetterà in tour per promuovere il disco e festeggiare il grande traguardo dei 50 anni di carriera. La voglia di divertirsi è ancora tanta e la band non ha la minima voglia di fermarsi e invecchiare, del resto nella traccia "The Best is Yet To Come" il gruppo cantava "How can we grow old When the soundtrack of our lives is rock n roll?" (Come possiamo invecchiare quando la colonna sonora della nostra vita è il rock n roll?)... Mai parole furono più esatte.. Long Live Scorpions!!
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