Canguri e chiodi arrugginiti, sabbia rossa e grattacieli. Direttamente dall'Australia ecco a voi una delle più originali one-man-band degli anni ottanta. Cioè, quando la ferocia cannibale propulsa da sconnesse drum-machines assume l'imponenza ingombrante di un colossal cinematografico americano.
Campionamenti impazziti deragliano le sequenze ritmiche, già intrinsecamente eccentriche, su territori di psicopatia assassina. Hanno un che di attraente queste deviatissime composizioni perfettamente orchestrate, manco fossero sinfonie di Beethoven.
Drammaticità eccessiva, foga epilettica tipicamente punk, degenerazioni e destrutturazioni di pattern precostituiti ed assimilati in un'ottica di perversione autolesionista, tali appaiono le sbilenche coordinate dell'affresco sonoro.
James Thirlwell, in arte Foetus, ha un particolare e raffinato gusto per l'eccesso, per gli effetti speciali ad ogni costo; "Hole" è una baraonda vorticosa di fuochi d'artificio sparati senza pietà sulla folla. Una meravigliosa festa dell'orrore, un'orgia tribale di impulsi sonori destinati allo scontro frontale in corsia di sorpasso. E le scintille volano ovunque perché la voce di Foetus (ora virtuosa, ora autoironica) regala interpretazioni da brivido.
Se volete innamorarvi della musica industriale, "Scraping Foetus Off The Wheel" è un ottimo punto di partenza. Attitudine ultramoderna dal vago sapore ancestrale, primitivo, eppure profondamente radicata negli eighties; questa bizzarra alchimia nasce sia dalle danze voodoo autoctone che dai fumi infuocati delle ciminiere di una megalopoli futuristica. E se tanto star ultraconosciute come Trent Reznor quanto gruppi industriali d'avanguardia come i Vampire Rodents hanno tratto buona parte dell'ispirazione dal vecchio J. Thirlwell, un motivo ci sarà, no?
Con agilità felina e classe da gentleman questo apocalittico compositore è volato da Melbourne fino a Londra, poi a New York ed infine è piombato come un'aquila negli angoli più oscuri e paurosi della mente umana, sprigionando un'energia terrificante.
"Hole" è un pesantissimo macigno scagliato addosso all'ascoltatore con efferata violenza. Un terribile strumento di tortura presentato tra scrosci di applausi, luci abbaglianti e clangori sinistri. Un metallico sterminatore giunto dal futuro per uccidere TE!
AHAHAHAHAH, squillino i tamburi e rullino le trombe perché quando Foetus mette in moto il suo folle teatrino gli uomini si bagnano, le donne diventano dure e tutti quanti andiamo a fare in culo sotto Ayer's Rock!
Sì, benvenuto in Australia forestiero, benvenuto all'inferno!
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