Scum Noise è una band hardcore/crust brasiliana di San Paolo attiva dal 1990 e questo "Chaotic Distress" è il loro primo lavoro sulla lunga distanza datato 1995, la durata di soli 23 minuti rende perfettamente l'idea della proposta musicale di questa band: caotica, cruda e grezza. Gli Scum Noise puntano tanto sul pedale dell'accelleratore quanto a livello concettuale nel rievocare sensazioni negative e pessimistiche sulla realtà di questa società, l'intro iniziale è uno strumentale composto da urla sotto i bombardamenti, un'esplosione cruenta che riporta alla mente la reale natura della civiltà umana: quella  che la porterà prima o poi all'autodistruzione. La seconda traccia "Terrible Truths" è uno strumentale di due minuti scarsi, perfetta colonna sonora dell'armageddon, una cadenza da panzer che fa da preludio al vero assalto sonoro che comincerà dalla terza traccia in poi, un hardcore-crust potente e furioso dai suoni poco curati appositamente per far risaltare in maniera ancora più ossessiva il marciume della loro musica che sconfina nel noisecore più assordante. In "Kill and Die" l'influenza dei Discharge la fa da padrone, hardcore-punk sparato a mille all'ora senza respiro con finale chaos-core urticante e dissonanze bestiali che si susseguono con continuità disarmante, così come nelle successive "No", "Human Decadence" e "Obsession".
In "Living Trash" la velocità si fa ancora più elevata se possibile, con uno stacco centrale  della sezione ritmica composta da basso e batteria che dura giusto lo spazio di qualche secondo, intervellata poi dalla furia quasi grind della parte finale. "Keep out" e "Circle of insanity" giocano su ripartenze e stacchi devastanti dove il chorus viene urlato ossessivamente e maniacalmente, prima che tutto deflagri nel chaos più aberrante. "This is brazil" e "Killers country" sono sfuriate dal sapore quasi thrash metal mentre con "Liar", "Discrimination" e "Shit politics system" si torna a pestare l'hardcore più feroce e senza compromessi, cosa che la band riesce a fare molto bene, coinvolgendo pienamente l'ascoltatore nell'inferno sonoro proposto.

Un lavoro che consiglio a chi ama questo tipo di musica diretta, selvaggia e senza compromessi, questo album non è di facile reperibilità qui in Italia, ma consiglio di farsi un viaggetto nelle distro estere, dove si possono trovare anche rarità in 7'' come lo split del 1992 Scum Noise/vVctims of Greed.

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