Mi stai facendo impazzire?

Non so se mi sento adeguato a scrivere la recensione di questo disco che mi scalda ogni volta, sempre di più, il mio cuore sanguinante d'artista e d'ascoltatore. Quasi speravo che qualcun'altro, più adatto di me, avesse già pensato a raccontare di questo, a mio parere, capolavoro dimenticato. I Seam, credo, non debbano aver bisogno di presentazioni, ma visto che su debaser non tutti hanno vissuto gli anni '90, farò una breve e concisa presentazione: Nascono nel 1990 da Park (Bitch Magnet), Mccaugahn (Superchunk) e Mitchell. Fanno inizialmente parte del roster della Homestead Records e dopo un paio d'anni sono nella Touch And Go Records, possono essere inseriti tranquillamente nel filone slowcore dei Codeine e Galaxie 500; questo è il 3° e penultimo album del 1995.

"Are You Driving Me Crazy?" è un viaggio nelle delusioni, nelle emozioni che ruotano nella testa frantumando i pensieri positivi, è una calda stanza ancora vuota di ricordi ma già così piena di parole, è un susseguirsi di stagioni che seppur calde o fredde restano perennemente autunnali. Questa stanza si popola di persone, di angoli conosciuti da pochi intimi e da chiacchiere che fluttuano come fumo di sigaretta. Il nichilismo, qui, non è già più rabbia e frustrazione ma diventa noia e rassegnazione; non totale come può essere Frigid Stars dei Codeine, ma lascia spazio a "crisi" che non percorrono vie fisiche. La natura umana non è regolare, ma nemmeno alienata e fredda, così strutture tipiche della musica pop contemporanea cercano di scontrarsi con il post rock e il math rock, riuscendo nell'impresa di essere musica totale e a mio modo di vedere Pop Perfetto (Per me il Pop Perfetto è quel Pop che ha tantissimo dell'influenza Alternative di fine anni '80 ed inizio anni '90 che riesce, però, attraverso la melodia, a catturare anche l'ascoltatore medio). Le chitarre sono dolci e quando serve graffianti ma non potenti, lasciando una sentita desolazione e sensazione di smarrimento ad ogni pezzo terminato. Pochi pezzi si adattano a Sing-A-Long, ma non è certamente un difetto visto che il lavoro realizzato dai Seam lavora più all'interno, scavando una voragine dentro ognuno di noi, mai più colmabile. Non lascia punti di appoggio per sfuggire a questo turbine sentimentale e ci lascia sprofondare timidamente e dolcemente nelle giornate cerulee e soffocanti di tutti i giorni.

Carico i commenti...  con calma