Selaxon Lutberg è un progetto di Andrea Penso, intimo e profondo conoscitore del suono, classe 1985. Lo specifico perché avere soltanto trentasei anni, ma essere già riusciti a mettere a segno un ottimo lavoro dopo l’altro, è più che notevole e per niente comune. Nel 2006 Selaxon Lutberg sussurra al mondo la propria seconda creazione artistica, ovvero “Cold House Of Love”. Le parole, usate nel tentativo di descrivere questo lavoro, come pure tutti gli altri proposti da Selaxon Lutberg e, in generale, ogni creazione di Andrea Penso, risultano ben poco incisive. Basta l’ascolto di “Cold House of Love” per sentire scorrere, dentro di sé, le sensazioni che non riusciamo a condividere per mezzo della parola, perché fanno parte dell’universo pre-verbale che articola la nostra interiorità. Nel tentativo di fornire, a chi legge queste mie frasi, un appiglio, per non fare credere che i lavori di Selaxon Lutberg rientrino in quel soggettivo, monadico e solipsistico, che è introspettivo ma diventa insondabile e non aperto alla condivisione, specifico che ci troviamo negli sconfinati e suggestivi territori dell’ambient (dark ambient) e drone. Non sapevo chi fosse Selaxon Lutberg, né Adrea Penso. Non ne avevo mai sentito parlare prima. Un giorno, per caso, sono capitato ad ascoltare “Remember Or Forget?”, primo passo sonoro di “Cold House Of Love”. Inaspettatamente, “Ecco la Luce, che mi seduce, che si sublima, ultima e prima luce d’amor…” (Francesco Cilea “Adriana Lecouvreur”, Scena Ultima, Atto Quarto). Ho avuto un’illuminazione, come se fossi uno dei personaggi dipinti da Caravaggio, avvolto dal raggio che giunge dall’alto. Mi sono subito procurato una copia di “Cold House Of Love” e ancora meraviglia, ancora stupore: “Remember Or Forget?” era solo l’inizio del viaggio, uno scorcio del paradiso sonoro racchiuso nei dieci brani che compongono questo lavoro. Vorrei evidenziare, oltre alla prima traccia, anche la numero otto: “La conseguenza di un addio mancato”. Sublime. Ho poi riconosciuto la stessa estati quando ho ascoltato “Il sole muore e noi con lui” (Subinterior/Selaxon Lutberg ‎”Summer Meeting”, 2006)...ma questa è un’altra storia.

Selaxon Lutberg “Cold House Of Love”

01. Remember Or Forget?

02. A Sadness Free Song

03. Landscape I (The Animal's Eyes)

04. La Prima Neve

05. Landscape II (White Ice Under A Grey Sky)

06. Landscape III

07. Dissolti

08. La Conseguenza Di Un Addio Mancato

09. Dialogue With Earth About Humanity

10. The End Of The Old Man - [Hope]

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