Premetto che prima i Sepultura non li seguivo molto, e se volevo ascoltare qualche canzone preferivo sentire: "Territory", "Roots Bloody Roots", "Ratamahatta" (se si scrive così) e "Arise" (in poche parole le più famose). Allora ho voluto approfondire la mia ricerca su questa band, e ho ascoltato questo capolavoro del thrash metal di fine anni '80 con qualche contaminazione death metal.
Questo è il primo album che ho ascoltato interamente di questa band, e sono rimasto molto soddisfatto. Innanzitutto l'album gode di un'ottima produzione, perché da quello che ho capito negli album precedenti non era delle migliori. La sezione ritmica di quest'album è sostenuta dalla formidabile batteria di Igor Cavalera, di cui in ogni canzone si può sentire la maestria dietro le pelli ( inoltre, considerando la sua giovane età, era davvero un fenomeno). E del duetto di chitarristi Cavalera/Kisser, cosa dovrei dire? Anche loro sono formidabili, tra i riffs e gli assoli che sfornano rendono le canzoni più aggressive che mai. Invece per quanto riguarda il bassista Paulo jr. non saprei cosa dire, perchè io non mai suonato il basso e non so suonarlo, e quindi non posso dire che fa schifo come tutti "narrano".
Riassumendo tutto, "Beneath the Remains" è un capolavoro grazie ha delle perle come "Inner Self", la title-track, "Mass Hypnosis" e "Stronger than Hate" che personalmente sono le canzoni più belle dell'album. Peccato che prima non abbia mai avuto la voglia di seguirli, e devo dire di aver fatto un grosso errore.
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