Vi piacciono le storie decadenti piene di amore, sesso, morte e altre piccole sciocchezzuole. Avete ammirato la perfezione di certi romanzi come la "Salomè" di Oscar Wilde, "A Ritroso" di Huysmann, pure "Il Piacere" di D'Annunzio non era male. Avete a ragione ammirato, ma io lo so miei cari lettori che ne volete ancora. Ne volete un equivalente sotto forma musicale, anzi di concept album. Ebbene, se bazzicate un po' il francese lo avete trovato.
In due parole la trama (spoiler warning: se siete dei fanatici di queste cose, non leggetela, e chiudete il link in fretta, per non rovinare il piacere del primo ascolto). Un reporter di un giornale scandalistico (in francese "foglia di cavolo") se ne entra un giorno bel bello dal parrucchiere e si innamora disperatamente di una sciampista. La porta fuori, balla con lei ed in seguito si libra su di lei come un aereoplano. Ma questo è solo l'inizio dei suoi guai. Un giorno tornando a casa la sorprende con due macachi rockers nell'attitudine di "una chitarra a due jack"... Nella sua disperazione la ucciderà e la coprirà con la schiuma color neve di un estintore. Il suo delirio finirà in un manicomio, con le conigliette di playboy che rodono il suo cranio vegetale di cavolo.
La trama letta così sembra eccentrica e un po' volgare, il disco non lo è affatto, ha una compostezza quasi classica. Per chi non lo sapesse Gainsbourg è un autentico genio della lingua francese, un novello Prevert. Con in più la dote di trasformare in oro la spazzatura, in questo assomiglia a Quentin Tarantino. Buoni pure gli arrangiamenti.
Naturalmente sorge spontaneo il confronto con il più famoso ed altrettanto magnifico "Histoire de Melodie Nelson". Ma lo sappiamo bene che ogni genio ha in realtà ossessioni monotematiche...
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