Quanti di voi sono cresciuti cantando "Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l'albero.."? Questa dolce canzoncina è la prima traccia dell'album omonimo, pubblicato da Sergio Endrigo nel 1974. è un album meraviglioso, nel quale prevale un senso di spensieratezza ed allegria, senza tuttavia essere banale o qualitativamente scadente. La musica festosa maschera molto efficacemente il significato dei testi, che sono perlopiù di denuncia, denuncia di una scuola che opprime la fantasia dei bambini ("Il bambino di gesso",), denuncia di un mondo frenetico e veloce, vissuto in modo superficiale ("Un signore di Scandicci"), la critica di una scuola che predilige la quantità alla qualità, la voglia di un mondo fatto di pace e libertà.
Come già detto, la musica è festosa ed allegra, dei motivetti molto semplici, ma dagli arrangiamenti ricchi e curati. Un album che certamente si presta ad un ascolto fanciullesco, ma che anche una persona adulta può apprezzare, soprattutto nei monologhi che precedono le tracce, scritti da "persone che passavano ed hanno voluto dire la loro", come si evince dalle note di post-produzione stampate sulla copertina dell'album. Forse è proprio per questo che la carriera di Endrigo a partire da questo album subì un lento declino; etichettato come cantante da "zecchino d'oro" venne pian piano messo da parte e dimenticato. Dimenticato anche dalla propria casa discografica, che ha atteso ben 26 anni per masterizzare questo piccolo capolavoro in edizione digitale, la qualità della quale è per fortuna molto buona.
Forse è ora di rivalutare questo grande artista, di rivalutare per prima cosa questo disco e di togliergli la nomea di "disco per bambini". è vero, i nostri figli crescerenno benissimo ascoltando "Ci vuole un fiore", capiranno concetti molto importanti, che solo un poeta come Endrigo poteva rielaborare apposta per loro. Ma capiranno qualcosa anche gli adulti... non bisogna fermarsi alle apparenze, mal che vada potrete tornare bambini anche solo per trenta minuti.
"Mi hanno detto che in primavera sono verdi, ma io i prati li ho visti solo alla televisione, e sono tutti grigi..."
jjpersone che passavano per caso e hanno voluto dire la loro
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