Dopo un buon numero di recensioni sui grandi dell'hard rock scelgo di cambiare genere, commentando un gruppo punk. O meglio, il gruppo considerato punk per ecccellenza, i Sex Pistols, che insieme ai newyorkesi Ramonesi (gli inventori del genere) e ai Clash, compatrioti dei Pistols, hanno rappresentato il vero punk. I Ramones sono stati i primi a usare la facilissima formula della melodia basata sui tre accordi e il gruppo in questione ha fatto qualcosa di simile (sia chiaro che i Pistols non hanno mai avuto contatti con la band di Joey), ma con una ulteriore incapacità di suonare.
In questo periodo la musica era una vera e propria forma d'arte, manifestava il talento di molta gente nel cantare e suonare. Ma quando il punk irrompe sulle scene di Londra grazie ai Sex Pistols secondo me rimarrà lo stesso un segno indelebile per tutta la musica e non solo, perchè il vero scopo di questo movimento era di manifestare il disagio che c'era in Inghilterra in quel periodo, ovvero ben pensanti ricchi e operai poveri e non di mettere in mostra il talento nell'usare gli strumenti.
Il primo album della band fu "Nevermind the Bollocks Here's the Sex Pistols", di cui sono state boicottate le vendite del prodotto che da molti è stato definito "inascoltabile", dato che le persone che suonavano, ovvero Johnny Rotten (voce), Steve Johns (chitarra), Glenn Matlock (basso) e infine Paul Cook (batteria) avevano a appena una vaga idea di come tenere in mano gli strumenti. I testi erano orientati verso un argomento solo, la ribellione da parte dei poveri operai poco pagati verso i personaggi vicini alla regina, i quali avrebbero portato l'Inghilterra in una direzione senza futuro, come racconta la parodia dell'inno inglese rifatto dai Pistols "God Save the Queen". L'altro singolo di rilievo è "Anarchy in the UK", ove Johnny scrive cose molto pesanti, come: "Non so cosa voglio, ma so come ottenerlo".
Ma adesso parliamo di questo live, il quale è suonato molto male e documenta come erano i Pistols dal vivo, scandalosi e ci fa anche notare come il pubblico non fosse molto interessato, ma andasse ai concerti solo per farsi i fatti propri e questi erano come dei ritrovi di gente, infatti al posto di applausi si sentono soltanto dei mugugni. Ma questo era il vero punk, non quello che si presenta oggi, una volta le vendite di gruppi punk erano bassissime e i, chiamiamoli "artisti" riuscivano a malapena a campare. Purtroppo arrivò un cretino di nome Sid Vicious, che rimpiazzò Matlock al quattro corde, per molti questo è un idolo, per me rimane un drogato e teppista senza alcun ideale, tolse tutto quello che avevano di vero i Pistols e se li portò via con lui. Sì, perchè anche se sono stati formati da un affarista quale Malcom McClaren hanno lasciato lo stesso (come affermato in precedenza) una traccia indimenticabile. Invece Sid era solamente un teppistello qualsiasi e non un vero punk, come Rotten, che alla fine si accorse della truffa di McClaren e si ribellerà lasciando i Pistols.
Mi rendo conto di non avere scritto una vera recensione, ma a mio modesto parere questo è un gruppo dal significato simbolico più che propriamente musicale.
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