Dopo i flop musicali di "Magia" e "Peligro", i primi due dischi della cantante barranquillera, Shakira torna sulla scena latino-americana con un nuovo disco: "Pies descalzos".

Le canzoni sono più curate, più autobiografiche degli altri due lavori, e la crescita interiore e vocale della artista si sente. Il disco si apre con l'allegra "Estoy aquì", canzone vincitrice di molti premi. Si passa poi all'emozionante "Antologìa", massima espressione d'amore di questo disco... e leggendo il testo non si può fare a meno di riconoscercisi e rimanerne affascinanti. Si torna a ballare con il reggaeton "Un poco de amor", dove la Shaky duetta con il suo tastierista, il cubano Albert Menèndez. Di nuovo canzoni romantiche con "Te necesito" e "Quiero", e di nuovo una veloce, dal testo simpatico, come "Vuelve". Senza fare pause passiamo alla dolce ma ritmata "Te espero sentada", dove si capisce la capacità vocale dell'artista colombiana.

E' ora il turno della meravigliosa "Pies descalzos, suenos blancos": l'ironia con cui Shakira ci parla della società colombiana di ogni giorno, il ritmo veloce delle strofe e la semplicità della struttura rendono questa canzone affascinante. Passiamo ora a "Pienso en ti", inserita nella colonna sonora del film "L'amore ai tempi del colera", ma ci fermiamo solo un attimo per poterci poi dedicare al testo un po' sdolcinato di "Donde estàs corazon", e concludiamo con la simpatica "Se quiere, se mata", dove Shakira ci racconta di una coppia di ragazzi che si scopre in attesa di un figlio inaspettato in una società dove... quello che non si vuole, si uccide, come dice il titolo.

Il primo passo della nuova Shakira, quello che l'ha fatta amare da milioni di Sud Americani. Una Shakira che mette se stessa in questi lavori. Tutt'altro che commerciale. 

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