SHAMELESS - QUEEN 4 A DAY (2000, MTM)

TRACK LIST:

01) SHOCK THE WORLD
02) QUEEN 4 A DAY
03) YOU CAN’T STOP ME
04) FAR AWAY
05) AMERICAN MAN
06) NONSTOP CITY
07) LONELY NITE IN PARADISE
08) I DON’T THINK I LUV U
09) WHAT U WANT IS WHAT YOU GET
10) STEAL THE GIRLZ
11) I’M SO GOOD
12) A PLACE WHERE LOVE CAN’T GO

Con l’avvento del nuovo millennio, numerosi fantasmi sono risorti dalle nubi degli anni ’80, cercando invano di riportare in auge sonorità magnetiche ed elettrizzanti perdute ormai nei meandri del passato. L’ondata di pessimismo proveniente dalla grigia Seattle sembrava aver definitivamente affossato ogni speranza di tornare a sorridere ed il divertimento pareva essere divenuto un argomento tabù nel mondo del rock n’roll. D’altro canto, le produzioni di fine anni ‘90 licenziate da band fondamentali come Warrant, Poison o Faster Pussycat avevano dimostrato un preoccupante calo di creatività ed un evidente disorientamento di fronte ad un’audience radicalmente mutata. Quando tutto sembrava ormai perduto ed il glam rock veniva riciclato in molteplici quanto insipide salse (dall’industrial – glam dei Marylin Manson alle pose lascive del love metal degli scandinavi HIM), veniva pubblicato un album destinato a provocare lo stupore di molti. “Queen 4 A Day”, il secondo platter degli Shameless (dopo il discreto “Backstreet Anthems”), un’entità indefinita gravitante attorno al demiurgo tedesco Alexx “Skunk” Michael, non apporta alcuna sostanziale modifica al classico L.A. metal degli eighties, regalando all’ascoltatore un suggestivo tour nella Sunset Strip di qualche anno fa. Raccogliendo attorno alla sua carismatica figura artisti più o meno significativi della scena glam californiana, il bass – player Alexx Michael riesce a dare alle stampe un album frizzante e spensierato, dotato di un buon impatto e di alcuni singoli spumeggianti. Fra questi ultimi, non possiamo evitare di menzionare la sconvolgente traccia di apertura, “Shock The World”, che vede dietro al microfono Steve Summers (Pretty Boy Floyd) alla chitarra solista l’ormai leggendario Keri Kelly (già con Ratt, Slash’s Snakepit e Pretty Boy Floyd), alla batteria il dinamico Keri Kane ed all’altra sei corde l’onnipresente B.C.. Si va avanti con la titletrack, un altro potenziale hit – single, dotato di un ritornello irresistibile nel suo incedere selvaggio: stavolta la formazione muta di poco, con l’innesto di Keith Alan dietro le pelli. Meno trascendentale risulta la successiva “You Can’t Stop Me”, mentre giunge dritto al cuore lo strale della romantica ballad “Far Away”, che ospita il grande Jani Lane dei Warrant (in supporto alla voce di Steve Summers) e Danny Wagner alle tastiere. Un repentino cambio dietro ai microfoni spedisce in panchina Summers, sostituito dalla voce tagliente e penetrante di Stevie Rachelle dei Tuff, che si lancia in due performances straordinarie, prima con la cover dei Kiss “American Man”, letteralmente da brividi e poi con la punkeggiante “Nonstop City”, a cui partecipano anche Tracii Guns e Steve Riley, rispettivamente axe – man e drummer dei L.A. Guns ed il sempre impeccabile Eric Singer. Il disco prosegue, poi, senza grosse emozioni, passando per la spensierata “I Don’t Think I Luv U” per giungere alla conclusiva “A Place Where Love Can’t Go”, fra i cui credits fa capolino anche Gilby Clarke, ex Guns N’Roses. La girandola di artisti non si ferma qui, raccogliendo altri illustri nomi quali Brian Tichy, Bruce Kulick e Teddy Zig Zag.

Se a tutto questo aggiungiamo la presenza di una traccia multimediale, contenente un video molto piccante, risulta evidente che l’acquisto di “Queen 4 A Day” è particolarmente raccomandato ad ogni nostalgico della scena glam anni ’80, ma potrebbe riservare gradite sorprese anche alle giovani leve in cerca di forti emozioni.

(Enrico Rosticci)

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